Dopo Londra, Anish Kapoor conquista anche la sede milanese della Lisson Gallery – che lo ospiterà fino al 22 luglio 2016.
L’artista indiano (1954) ha spesso sottolineato il suo interesse per il non-oggetto e il non-materiale, realizzando opere in cui gli oggetti non sono quello che inizialmente sembrano essere. Le superfici lucidate creano riflessi sbiaditi e fluidi che modificano l’immagine equilibrata della realtà, impedendo ai visitatori di comprendere le forme antecedenti la torsione.
La mente capace di concepire anche ciò di cui non ha esperienza e la consapevolezza del mondo esterno e delle dimensioni spazio-temporali sono i nodi centrali della produzione artistica di Anish Kapoor. L’artista indaga lo spazio e il tempo scegliendo sempre più spesso di realizzare opere di grandi dimensioni, esplorabili all’interno, percorribili ed esperibili ma per questa esposizione ci propone 12 sculture in acciaio lucidato in scala ridotta (30 cm di altezza) e una di un metro collocata all’esterno della galleria. Queste opere, le cui forme sono il risultato di una torsione su loro stesse per un imprecisato numero di gradi, sono presentate per la prima volta come un unico gruppo in occasione di questa esposizione.
Al piano inferiore troviamo due lucidissimi specchi concavi alteranti, che illudono l’occhio e sfidano le nostre percezioni rimandoci l’immagine di noi stessi completamente sottosopra.
Con Kapoor la forma della scultura passa in secondo piano, sovrastata dalla sua capacità di riflettere, illuminare e dialogare con l’esterno. L’artista si è riferito anche in passato a questo tipo di lavori con il termine di “non oggetti”, ovvero quando la loro forma e la superficie perfettamente riflettente sono la causa primaria della loro stessa scomparsa.
Quello di Anish Kapoor è un gioco ambivalente, le sue sculture sono forme dinamiche che comunicano in continuazione, sono oggetti quasi illusionistici, ipnotici, il cui potere è quello di riflettere ma allo stesso tempo distorcere.
Kapoor gioca con le nostre capacità percettive. Forse chi ha amato perdersi nei colori senza fondo di Kapoor o tentato di ascoltare l’aria attraverso le sue gigantesche trombe rosse, fatica ad abituarsi all’immagine distorta creata di suoi “twist”. In fondo, ci obbliga a guardarci, a ipotizzare dei noi diversi in un contesto duplicato all’infinito. Ma lo stesso artista ha detto che “a volte l’irrealtà è più vera del vero”.
INFORMAZIONI UTILI
Anish Kapoor
Lisson Gallery – Via Zenale 3, Milano
Orari di apertura Lunedì – Venerdì 10 – 18. Chiuso tra le 13 e le 15.
13 Maggio – 22 Luglio, 2016