Catanzaro. Il Museo MARCA – dal 5 giugno al 31 agosto 2016 – dedica una retrospettiva a Giosetta Fioroni, una tra i maggiori protagonisti della pop art italiana. La mostra ”Giosetta Fioroni. Roma anni ’60” ripercorre i primi anni della carriera dell’artista romana attraverso settanta tele e carte d’argento.
La rassegna si apre con le opere prodotte a cavallo tra la fine del 1950 e l’inizio del decennio successivo, caratterizzate da quell’estrema leggerezza e freschezza di toni che ritorneranno anche in momenti successivi del percorso artistico dell’artista.
Il percorso espositivo è inoltre ricco di documenti provenienti dall’Archivio Fioroni, come i bozzetti de “La Spia Ottica”, i disegni degli abiti di scena per l’opera Carmen, i film in Super8 e 16mm del 1967 e le illustrazioni per le copertine di libri. Le opere di Giosetta Fioroni sono un accumulo apparentemente indistinto di oggetti, immagini, simboli semplici e coloratissimi, siano essi cuori, labbra, frammenti di parole, numeri, su uno sfondo quasi piatto che li costringe a mettersi in continua relazione fra di loro.
La svolta alla sua figurazione avviene tra il 1963 e il 1964 – data della sua partecipazione alla Biennale di Venezia, passata alla storia come la “Biennale della Pop” – dove il suo lavoro si confronta direttamente con quelli degli artisti romani quali Franco Angeli, Tano Festa, Titina Maselli, Mario Schifano, vertici di un movimento culturale che prenderà il nome di “Pop romana” e che la vide fin da subito protagonista.
La composizione, per almeno un quinquennio, si struttura secondo andamenti chiari, quasi didascalici: non c’è più l’accumularsi di segni e immagini come su un muro, bensì si avverte il comparire di fotogrammi, affiancati e sovrapposti. In questa fase, Giosetta Fioroni assume come cifra distintiva il colore argento che caratterizzerà i suoi lavori tra il 1964 e il 1967, anni in cui sperimenta nuovi soggetti.
Le immagini che la interessano nel biennio 1967-1968, provengono da fotografie che la riguardano, ovvero che rimandano al periodo della propria infanzia o a quello storico nel quale si è sviluppata, segnato dal regime fascista. Dalla mostra emerge anche il versante‘impegnato’ di Giosetta Fioroni, che si indirizza all’antropologia, alla psicologia e alla sociologia degli anni dell’infanzia.
Il decennio e il percorso espositivo si chiude idealmente con ‘‘Grande freccia’‘ che indica la casa in campagna ove si ritirò con Goffredo Parise. È un lavoro che segna il suo abbandono alla mondanità. Nell’opera, una piccolissima casetta sull’orizzonte viene evidenziata da una gigantesca freccia segnaletica, come se entrambi dicessero: “Siamo qui, e per ora intendiamo restarci”.
INFORMAZIONI UTILI
GIOSETTA FIORONI. Roma anni ‘60
Catanzaro, Museo MARCA (via Alessandro Turco, 63)
5 giugno – 31 agosto 2016
Inaugurazione: 4 giugno 2016 ore 18.30
Orari:
Tutti i giorni, 9.30-13.00; 15.30-20.00
Lunedì chiuso
Ingresso: intero: € 4,00; ridotto: € 3,00
Per informazioni:
Tel. 0961.746797