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Archivi digitali e modelli 3D. Ricerca ed innovazione all’Egizio

Torino. Con nuovi strumenti di partecipazione, il Museo Egizio offre al pubblico innovativi momenti di ricerca e coinvolgimento.

Il museo, quale prima istituzione italiana a sperimentare nuove frontiere di ricerca scientifica nel campo dell’Acheologia Pubblica, investe le sue forze in un progetto per la realizzazione di modelli 3D, grazie anche ad una collaborazione con l’Institute of Archaeology dell’University College London.


La disciplina, nata e diffusasi negli anni Settanta negli Stati Uniti e in Gran Bretagna, prevede lo studio e lo sviluppo di metodi e tecniche volte ad ampliare e diversificare il coinvolgimento diretto dei cittadini in attività di ricerca e produzione di dati archeologici.

Il principale obiettivo è quello di studiare il modo in cui archeologia e società civile dialogano e si rapportano, al fine di migliorare tale scambio.

La ricerca dell’Archeologia Pubblica ruota attorno al comprendere come essa e i suoi risultati possano essere  trasferiti  nel nostro vivere contemporaneo, studiandone le implicazioni etiche, sociali, economiche e politiche.

Internet e le tecnologie digitali offrono nuovi spazi per rendere questo modello operativo. Attraverso il crowdsourcing, in particolare, è possibile coinvolgere gruppi di volontari di varia estrazione sociale, età e nazionalità nella tutela consapevole e responsabile del patrimonio culturale. Questo avviene attraverso la cura e la digitalizzazione di collezioni museali, archivistiche o librarie e grazie alla generazione di nuovi dati in grado di supportare la ricerca.

 Museo Egizio, Torino
Museo Egizio, Torino

 

Tali obiettivi si sono già concretizzati nel 2013 con l’apertura di Micropasts, la prima piattaforma tematica dedicata al crowdsourcing in archeologia.

La piattaforma conta oggi più di 2000 utenti iscritti da ogni parte del mondo e provenienti da settori professionali differenti, oltre a un numero ancora maggiore di utenti anonimi, che hanno contribuito alla realizzazione di photo masking per modelli 3D, trascrizione e digitalizzazione di documenti, creazione di open data archeologici di vario tipo.

Il Museo Egizio è ora presente su Micropasts con un’applicazione per la realizzazione di modelli 3D attraverso un processo di photomasking di oggetti appartenenti alle proprie collezioni, a cominciare dal cofanetto dello Scriba Regale e Sovrintendente al Palazzo, Djehuty-hotep, a cui seguiranno altri reperti differenti per materiale e tipologia.

“I modelli 3D ottenuti con questa metodologia – spiega Paolo Del Vesco, egittologo del Museo Egizio e responsabile del progetto –  offrono differenti utilizzi sia a livello scientifico che didattico e la disponibilità di una stampante 3D offre a chiunque la possibilità di ottenere una riproduzione fedele all’originale. Di recente si è assistito ad una vera e propria rivoluzione nell’ambito della documentazione 3D tanto da divenire relativamente facile creare modelli tridimensionali utilizzando semplici fotografie digitali. Grazie all’aiuto di chiunque voglia partecipare al progetto sarà possibile offrire a tutti un nuovo modo di fruire dei reperti del Museo Egizio”.

Questo programma è la dimostrazione che il Museo Egizio continua a porre al centro la ricerca, intesa come elemento fondamentale per la conoscenza, l’interpretazione e la divulgazione, migliorando anche la comunicazione nell’ambito dell’Egittologia.

La sperimentazione di questo innovativo approccio permetterà anche di testare il valore di questo metodo e ampliare ulteriormente i confini della ricerca a livello internazionale e in un contesto disciplinare trasversale.

Museo Egizio, Torino
Museo Egizio, Torino

 

“Credo fortemente nella ricerca partecipata come forma di tutela la condivisione del patrimonio culturale fa sentire il pubblico più vicino e propenso a recepirne il valore. L’Archeologia Pubblica può sensibilizzare il pubblico sul valore delle collezioni e della ricerca che si fa nel museo, per ricostruirne la storia.”
Christian Greco

INFORMAZIONI UTILI

Per contribuire è possibile partecipare collegandosi direttamente alla piattaforma di Micropasts: http://research.micropasts.org/ o collegandosi alla sezione dedicata sul sito del Museo Egizio: http://www.museoegizio.it/partecipa-al-progetto-di-public-archaeology-del-museo/

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