Stop alle Grandi Navi a Venezia entro il 2017. Il Comitato Unesco per i siti patrimonio dell’umanità, riunito in sessione plenaria annuale a Istanbul, ha approvato all’unanimità le raccomandazioni della commissione a suo tempo inviata a Venezia per esaminare le condizioni del sito “Venezia e la sua laguna” (la sessione di oggi è trasmessa in streaming a questo indirizzo in quattro lingue).
L’Unesco ha richiesto dunque al governi italiano di non far passare più le navi da crociera nella fragile laguna. All’Italia viene chiesto di presentare entro il 1° febbraio 2017 un rapporto dettagliato sullo stato di conservazione del sito. Inoltre vengono richieste misure urgenti, quali il fermo di qualsiasi nuovo progetto infrastrutturale, un documento “legale” che introduca la proibizione alla grandi navi passeggeri e commerciali di entrare in Laguna, l’introduzione di limiti nel traffico acqueo (di velocità, e nel tipo di scafi e imbarcazioni) in città e in Laguna e una strategia efficace per un turismo sostenibile.
Se queste richieste non verranno prese in considerazione Venezia rischia l’iscrizione nella danger list, al pari di luoghi minacciati dalla guerra. “Uno schiaffo che il governo italiano si spera non voglia subire – scrive Italia Nostra – correndo finalmente ai ripari con decise misure per la tutela di Venezia e della Laguna”.
Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha replicato: «Credo sia il momento di prendere decisioni internazionali pensando che a Venezia, prima di tutto, ci vogliono pensare i veneziani e i veneziani non vogliono morire, ma vogliono cominciare a far crescere la città con il loro orgoglio e sulle loro gambe. Per noi è importante e utile l’idea che l’Unesco aiuti l’Europa e lo Stato a rifinanziare la Legge Speciale. Gli aiuti devono essere concreti, perché dei discorsi ne abbiamo le scatole piene».
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