Alessandro Tersigni, l’attore innamorato del passato: «Sogno di raccontare la vita di Luigi Tenco».
Alessandro Tersigni, classe 1979, racconta al Giffoni Film Festival il suo futuro professionale e non solo. Interprete di fiction popolari di grande successo (Romanzo Criminale 2, Un medico in famiglia, Il paradiso delle signore solo per citarne alcune) ora è pronto per fare il “grande salto”.
Tersigni sarà il protagonista del prossimo film di Leonardo Tiberi, Noi eravamo: un film che racconta gli ultimi mesi della Grande Guerra attraverso l’incontro tra una giovane crocerossina e un pilota, Fiorello Laguardia, futuro sindaco di New York. Una storia vera che ha affascinato l’attore romano: «È un progetto ambizioso ed impegnativo. Rivivere le atmosfere di quel periodo storico è stato fantastico perché all’epoca, nonostante tutto, l’Italia era un paese veramente unito. Mi sono reso conto che con il tempo si è perso lo spirito dello stare insieme».
In conferenza stampa Alessandro Tersigni ha annunciato il ritorno de Il paradiso delle signore, fiction record d’ascolti di Rai Uno ambientata negli anni Sessanta, con una seconda stagione le cui riprese inizieranno a novembre. «Di quegli anni mi piace tutto: persino i ladri, nonostante fossero delinquenti, avevano un loro fascino!», scherza. Il secondo capitolo de Il paradiso delle signore andrà in onda nella prima metà del 2017. Riguardo serialità e cinema Tersigni non ha dubbi: «Sono due cose differenti. La serialità mi ha reso un professionista, le ore di set mi hanno insegnato tanto. Del cinema mi affascina tutto, è una destinazione ma non un punto di non ritorno: vorrei poter lavorare in televisione ed al cinema allo stesso tempo». Alessandro Tersigni ha categoricamente smentito, invece, la possibilità di aprirsi al mondo dell’entertainment televisivo (a differenza di colleghi tra i quali Luca Argentero e Fabio Troiano): «Non sarei in grado di reggere la conduzione, non sono tagliato per quel genere di intrattenimento».
>> Un ruolo che vorrebbe interpretare? «Ho sempre desiderato di interpretare uno scolaro, un liceale, ma son troppo vecchio: al massimo potrei fare il bidello, il genitore, il preside!», scherza. In realtà il vero sogno nel cassetto è «poter interpretare il ruolo di Luigi Tenco: una storia, la sua, che merita di essere raccontata».
Durante la conferenza stampa è emersa la tua passione per le atmosfere del passato e, soprattutto, il desiderio di interpretare il ruolo di Luigi Tenco: «Ho conosciuto Tenco attraverso le sue canzoni -racconta Alessandro Tersigni– lo ascoltavano mio padre, i miei amici. Un po’ di tempo fa un mio amico mi inviò un messaggio dicendomi di aver comprato un libro che parlava, appunto, della storia dell’omicidio-suicidio di Luigi Tenco, un caso che ancora oggi non è stato risolto. Mi sono interessato molto alla sua storia e credo che dovrebbe essere raccontata: io ho espresso un semplice desiderio. In realtà ho sempre desiderato di interpretare un personaggio realmente esistito. Nessuno ha mai raccontato la storia di Tenco concentrandosi sulla sua figura: è stato fatto un film tv su Dalida (miniserie televisiva del 2006 in due puntate con Sabrina Ferilli; il ruolo di Tenco era interpretato da Alessandro Gassman, ndr) ma punterei l’attenzione su Tenco, sarebbe molto interessante».Sei qui al Festival del cinema di Giffoni che, come ben sai, è uno dei festival di cinema per ragazzi più famosi al mondo. C’è un film che ha segnato la tua gioventù?
«Ce ne sono tantissimi, ovviamente. Io sono innamorato di Nino Manfredi: Nell’anno dei signore, Nel nome del popolo sovrano e Il papa re fanno parte di una trilogia per me imperdibile. Un altro grande classico che mi ha ispirato è senza dubbio C’era una volta in america del grande Sergio Leone».
Il tema del Giffoni Film Festival quest’anno è “Destination”, tu da ragazzo avevi già in mente quale sarebbe stata la tua destinazione?
«Ho sempre sognato di fare l’attore, sin da quando ero un ragazzino. Ho iniziato facendo i primi provini ma, dopo la scuola, ho iniziato a lavorare e alla fine la curiosità nei confronti del cinema è passata un po’ in secondo piano. Poi è passato il trenino che ben tutti conosciamo (il Grande Fratello, che l’ha visto protagonista nell’edizione del 2006, ndr) e sono entrato nel mondo televisivo che io non conoscevo. Da lì ho intrapreso questo percorso nel mondo della recitazione e il sogno d’infanzia è riemerso».