«La problematica artistica che si avvale della composizione, della forma perde qui ogni valore: nello spazio totale forma, colore, dimensione non hanno senso; l’artista ha conquistato la sua integrale libertà: la materia pura diventa pura energia; gli ostacoli dello spazio, la schiavitù del vizio soggettivo sono rotti: tutta la problematica artistica è superata.
È per me quindi oggi incomprensibile l’artista che stabilisce rigorosamente i limiti di una superficie su cui collocare in rapporto esatto, in rigoroso equilibrio forme e colori: perché preoccuparsi di come collocare una linea in uno spazio? Perché stabilire uno spazio, perché queste limitazioni?»
Piero Manzoni (1933-1963)
Libera dimensione, in “Azimuth”, n. 2, Milano, gennaio 1960