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The Moon Jar. Il coreano Ik-Joong Kang in mostra da Robilant+Voena a Londra

Ik-Joong Kang, Blue Moon Jar with Blue Dots, 170 x 170cm, 2014
Ik-Joong Kang Blue Moon Jar with Blue Dots, 2014 Tecnica mista su legno 170 x 170 cm

The Moon Jar è il titolo della personale dall’artista coreano Ik-Joong Kang che apre domani, 6 settembre 2016, a Londra nella galleria Robilant+Voena. La mostra comprende dipinti e un’installazione e prosegue fino al 23 settembre.

Ik-Joong Kang, uno dei più rinomati e acclamati artisti coreani contemporanei, è prevalentemente riconosciuto per le sue installazioni monumentali composte da raccolte di disegni realizzati da bambini. Le sue opere affrontano temi relativi alla storia tumultuosa della Corea e al desiderio dell’artista di una riunificazione del paese.

Il “Moon Jar” rappresenta una delle influenze fondamentali nel fare artistico di Kang; il vaso originale, una tipica porcellana coreana inventata durante il periodo della dinastia Joseon (1392-1911), venne così chiamato per via del suo aspetto, caratterizzato da una forma rotonda e una superficie bianca lucente, che richiama quello della luna piena.

Ik-Joong Kang, 16 Jars, 56 x 56cm each, 2007
Ik-Joong Kang, 16 Jars, 56 x 56cm each, 2007

Durante il 17 ° e il 18° secolo questi vasi venivano usati come oggetti funzionali alla conservazione di prodotti alimentari o per contenere fiori. Il vaso può essere inteso anche come emblema degli ideali confuciani di purezza e di austerità, princìpi propri delle classi aristocratiche colte coreane del tempo. I vasi erano realizzati utilizzando un’argilla estremamente morbida e per questo motivo le due metà, quella inferiore e quella superiore, dovevano essere create separatamente e, solo in seguito, unite a mano prima di essere smaltate e cotte in un forno.

>> La mostra riunisce una serie di “Moon Jars” dipinti su legno di dimensioni, colori e forma variabili. In queste opere Kang cattura ulteriormente l’essenza spirituale del vaso a forma di luna e, attrvareso l’uso del trompe-l’oeil, riesce a conferire l’illusione di uno spazio tridimensionale. I dipinti sono accompagnati dall’installazione Things I Know (2010), che consiste in 500 vasi disposti sul pavimento in cerchi concentrici.

La mostra coincide con la grande installazione Floating Dreams realizzata in occasione del festival Totally Tames e situata sul Tamigi accanto al Millennium Bridge in mostra dal 1 al 30 settembre. Inoltre il 16 settembre, Ik-Joong Kang terrà un discorso al British Museum in occasione della celebrazione del Chuseok: il festival del plenilunio coreano.

Ik-Joong Kang nasce a Cheongju in Corea, nel 1960 e si laurea nel 1984 in arti applicate alla Hong-ik University di Seoul, in Corea. Nel 1984 si trasferisce a New York per studiare al Pratt Institute, dove consegue il MFA nel 1988. L’artista ha preso parte a varie mostre, tra cui una mostra personale presso il Whitney Museum of American Art a Philip Morris, New York (1996); una mostra con Nam June Paik al Whitney Museum of American Art a Champion, Connecticut (1994); e mostre collettive presso il Museum of Contemporary Art, Los Angeles (1996); 47a Biennale di Venezia (1997), Museo Ludwig, Colonia (2000), Museo Nazionale d’Arte Contemporanea, Seul (2010) e il padiglione coreano per l’Expo di Shanghai (2010).

Ik-Joong Kang Moon Jar with Golden Karma, 2015 Tecnica mista su legno 120 x 120 cm
Ik-Joong Kang
Moon Jar with Golden Karma, 2015 Tecnica mista su legno 120 x 120 cm

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Ik-Joong Kang – The Moon Jar
6 – 23 settembre 2016
Robilant+Voena
38 Dover Street, W1S 4NL, Londra
art@robilantvoena.com
 www.robilantvoena.com

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