Il primo appuntamento della stagione autunnale di Wannenes registra l’ottimo risultato dell’asta “Da una nobile dimora toscana” del 20-21 settembre 2016, che ha totalizzato 984.582 euro – con un’eccellente percentuale di venduto per lotti del 78.2% e del 156% per valore – e che comprendeva arredi, sculture, dipinti e oggetti d’arte.
Top lot del catalogo – suddiviso in quattro sessioni – una delicata tela del Rococò piemontese di Vittorio Amedeo Cignaroli raffigurante un Paesaggio con rovine e cacciatori aggiudicata a 43.400 euro (lotto 539), seguita da un bel cassettone a ribalta con alzata impiallacciato in legni vari del XVIII secolo a forma detta a “violino” e intarsiato a motivi floreali esitato a 39.680 euro (lotto 461), e infine una coppia di console napoletane in legno laccato e dorato della fine del XVIII a demi-lune e decoro floreale che dopo un’effervescente disputa tra appassionati conoscitori sono stati battuti a 37.200 euro (lotto 598).
Le sette proprietà che scandivano l’asta hanno totalizzato insieme il 70.9% dell’incasso totale, con una percentuale di venduto per lotto del 69.9% e per valore 70.9%. Nelle prime tre posizioni troviamo gli oggetti provenienti dalla dimora toscana, con una percentuale di venduto per lotto dell’86,5% e del 299% per valore, seguiti da quelli di “Dimora torinese”, con un 78.9% per lotto e un 188.3% per valore, e infine di una “Dimora romana” con un 75.4% per lotto e 190.9% per valore. Spicca il 93% di venduto per lotto della collezione d’orologi da tavolo appartenenti ad una signora milanese a fronte di un 139% di venduto per valore: si segnala un grande orologio da appoggio del primo quarto del XIX secolo, raffigurante il “Ratto di Europa”, firmato “D’Antois fils a Paris” e battuto fino a 11.160 euro (lotto 397).
È da segnalare un cassettone torinese impiallacciato in legni vari dell’ultimo quarto del XVIII secolo proveniente dall’antiquario torinese Pietro Accorsi, esitato a 19.840 euro (lotto 495), ed un cassettone francese del XIX secolo impiallacciato in legni vari con piano in marmo con bordo modanato, superfici intarsiate e decorate a motivo geometrico, che ha raggiunto i 18.600 euro (lotto 571): medesimo risultato per un piano circolare a decoro geometrico in marmi commessi policromi e pietre dure del XIX secolo (lotto 627). Un busto in marmo bianco del XIX secolo, raffigurante Paride, recante una dedica a Ferdinando Fontana di Carrara (lotto 623) è stato aggiudicato a 16.120 euro, ex equo con una figura in cera raffigurante uno studio anatomico di uno scultore del XVIII-XXIX secolo (lotto 478). Restando sempre in ambito torinese, ricordiamo una serie di dieci vedute di Giuseppe Pietro Bagetti, gustoso esempio dell’arte di quel “disegnatore di vedute e paesi”, come era considerato dal re Vittorio Amadeo III, ed aggiudicate a 14.880 euro (lotto 540). Infine una credenza veneta in legno di noce del XVIII secolo dall’impianto fortemente sagomato, con coperchio con bordo modanato, è stata battuta a 13.640 euro (lotto 518).