“Inizia a disegnare e a dipingere come gli antichi maestri. Dopo potrai fare quello che vorrai: tutti ti rispetteranno”. Così scrisse Salvador Dalí. Così Palazzo Blu di Pisa, iniziando da questa citazione, racconta “Il sogno del classico” del maestro catalano attraverso una selezione di opere che mostrano la grande ispirazione che Dalí trae dalla tradizione dei grandi maestri dell’epoca rinascimentale. 150 opere -dall’1 ottobre 2016 al 5 febbraio 2017- illustrano la riflessione seria e profonda sull’arte affrontata dallo spagnolo, intrapresa con la sensibilità di un artista e di un intellettuale estremamente complesso.
Le idee e le immagini da lui elaborate lo hanno reso uno degli autori più influenti del Novecento: ha aperto la strada all’evoluzione dell’arte contemporanea dimostrando una profonda conoscenza e un grande rispetto per l’arte del passato, in particolare quella del Rinascimento.
La mostra insiste sull’importanza dell’Italia, del Rinascimento e in particolare di Michelangelo, nell’opera di Salvador Dalí. All’interno del percorso espositivo troviamo una selezione di oli straordinari e poco conosciuti, quattro dei quali inediti – Senza titolo. Mosè dalla tomba di Giulio II di Michelangelo, Senza titolo. Cristo dalla Pietà di Palestrina di Michelangelo, Senza titolo. Giuliano de’ Medici dalla tomba di Giuliano de’ Medici di Michelangelo e Senza titolo. Dal Ragazzo accovacciato di Michelangelo – che figurano tra le sue ultime creazioni degli anni ottanta.
Oltre i dipinti sarà esposta in mostra l’intera serie di xilografie che illustra la Divina Commedia. Nel 1950 il Ministro della Pubblica Istruzione commissionò a Salvador Dalí di illustrare il capolavoro di Dante Alighieri. Dalí dipinse tra il 1950 e il 1952, 102 acquerelli che furono esposti prima a Roma, nel 1954, e in seguito a Venezia e Milano. A causa delle pressioni politiche dell’opposizione, contraria a che uno spagnolo si occupasse d’illustrare il più grande capolavoro della letteratura italiana, il governo italiano decise però di recedere dalla commissione e Dalí, che si sentì insultato dal gesto, si prese il gusto di una rivincita.
L’artista spagnolo infatti raddoppiò il prezzo e offrì i diritti di riproduzione a Joseph Forêt che nel 1960, pubblicò 100 aquarelles pour la Divine Comédie de Dante Alighieri par Salvador Dalí, il catalogo della mostra che venne allestita al Palais Galliera di Parigi. Il 23 novembre 1963, Forêt pubblicò un’edizione integrale della Divina Commedia con le stampe originali degli acquerelli dell’artista spagnolo.
E poi la mostra ci conduce a un Dalí disegnatore, dopo averlo visto pittore, illustratore e intellettuale appassionato di letteratura, attraverso 27 disegni e acquarelli che raccontano la leggendaria vita di Benvenuto Cellini. L’artista catalano viene incaricato dall’editore Doubleday&Company di illustrare una nuova edizione della Vita dell’orafo fiorentino. È il 1945 e Dalí realizza quarantuno illustrazioni per l‘Autobiografia di Benvenuto Cellini, molto varie sia da un punto di vista formale che tecnico. Gli originali per la preparazione di quest’opera, oggi conservati alla Fundació Gala‐Salvador Dalí di Figueres, sono dotati di iscrizioni e citazioni dal testo celliniano.
È questa l’occasione per Dalí di una meditazione sistematica riguardante la vita e le opere di Benvenuto Cellini che tuttavia, non comporterà un aumento di citazioni o rimandi nelle opere degli anni successivi, a testimonianza che il genio celliniano era già ben presente nell’immaginario e nel linguaggio figurativo di Dalí, che avrebbe voluto incarnare il ruolo di artista poliedrico e multidisciplinare quale era Cellini nel Cinquecento. La mostra dunque mette a confronto diretto il genio di Figueres con la tradizione antica e con i grandi Maestri italiani e che presenta, per la prima volta nelle sale di Palazzo Blu, un aspetto particolare della parabola surrealista daliniana. Ed ecco che dipinti, illustrazioni, disegni e acquarelli raccontano di un enigmatico ed eccentrico Dalí in veste di esploratore e ammiratore del “sogno classico“.
Informazioni utili
Dalì. Il sogno del classico
Curatrice: Montse Aguer, direttrice Musei Dalí – Fundació Gala‐Salvador Dalí
Sede: Pisa, BLU | Palazzo d’arte e cultura Fondazione Palazzo Blu
Lungarno Gambacorti 9
Date della mostra: 1 ottobre 2016 – 5 febbraio 2017
Orari: Lunedì‐Venerdì 10.00 ‐ 19.00
Sabato‐Domenica e festivi 10.00 ‐ 20.00
(La biglietteria chiude un’ora prima della chiusura)
Ingresso: Intero € 12,00 con audioguida inclusa;
Ridotto da € 5,00 a € 10,00 con audioguida inclusa:
ridotto € 10,00 per visitatori oltre i 65 anni e fino a 25 anni e per
portatori di handicap;
ridotto € 10,00 per convenzioni e gruppi;
ridotto € 5,00 per universitari (solo giovedì);
Gratuito con audioguida inclusa per:
giovani fino a 6 anni accompagnati da familiari, un
accompagnatore per ogni gruppo, due accompagnatori per
ogni gruppo scolastico, un accompagnatore per disabile che
presenti necessità, giornalisti iscritti all’albo, tesserati ICOM.
Diritti di prenotazione
e prevendita: singoli 1,50 €;
gruppi 1,50 € a persona.
Info: www.mondomostre.it
www.palazzoblu.org
www.mostradalipisa.it
Infoline e prevendita: informazioni mostra, prenotazioni visite guidate e laboratori didattici
Kinzica, tel. +39 050 2204650, +39 377 1672424
info@palazzoblu.it
info e prevendita VivaTicket
tel. +39 050 616 00 47
Catalogo: Skira