![Tracce Con_temporanee](http://www.artslife.com/wp-content/uploads/2016/10/62-583x590.jpg)
A distanza di un anno, Tracce Temporanee, riconferma il suo impegno per la ricerca di nuovi spazi per l’arte.
Questa volta gli architetti Arianna Saveri e Stefano Lattanzi per Gravity studio, in collaborazione con Carlo Vignapiano e Elena Nicolini della Kill the Pig si sono dedicati ad un progetto di housing museale, trasformando in perfetto contenitore artistico la storica Villa Vara di Casal Palocco, a Roma, realizzata dall’Architetto Saverio Busiri Vici nei primi anni Settanta.
Protagonista assoluto è il rapporto tra arte contemporanea ed architettura attraverso il lavoro di Marco Tamburro.
![Marco Tamburro (CREDITS Annapaola Frisina)](http://www.artslife.com/wp-content/uploads/2016/10/54-590x394.jpg)
Ad accogliere i visitatori, in primis, l’imponente intervento pittorico dell’artista sulla facciata principale dell’abitazione, una inconfondibile texture che porta con sé la firma dell’autore.
Dopo aver percorso il red carpet a testa in su ci si trova immersi in una spazio, che poco ha a che fare con i musei tradizionali, lo spazio, che si presenta quasi come un cantiere, accenna ad alcuni ambienti tipici delle abitazioni ma solo accennati da segni sul pavimento.
![Marco Tamburro (CREDITS Annapaola Frisina)](http://www.artslife.com/wp-content/uploads/2016/10/315-590x393.jpg)
La sensazione di spaesamento svanisce non appena guardandosi intorno ci si trova immersi in una vera e propria retrospettiva con un’attenta selezione di opere di Tamburro: pitture, ceramiche raku, light box e sculture. Il tutto è rimasto in mostra solo quattro giorni, dal 6 al 9 ottobre, nel rispetto della natura stessa del progetto Tracce Temporanee, da sempre pensato come passaggio temporaneo dell’arte, appunto.
Negli ultimi giorni la villa sta nuovamente cambiando aspetto preparandosi ad accogliere i nuovi inquilini.
![Marco Tamburro (CREDITS Annapaola Frisina)](http://www.artslife.com/wp-content/uploads/2016/10/115-590x374.jpg)