«Le sue figure, anche se di popolane, hanno quella nobiltà e quell’aristocratica disinvoltura che ritroviamo più nei personaggi dipinti dai nostri maestri, da Simone Martini a Raffaello, che nelle più eleganti figure di Manet, nelle più graziose e fresche di Renoir o nelle più eroiche e chiuse di Cézanne».
Gigi Chessa. Per Amedeo Modigliani.
In L’ARTE, Rivista Bimestrale di storia dell’arte medievale e moderna. Adolfo e Lionello Venturi