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Vuoto e pieno, generatori di pura energia. Gianni Asdrubali a Milano

Gianni Asdrubali, Kesverze, 2016. Pittura industriale su tela, 150 x 170 cm

Milano. La Galleria Matteo Lampertico – dal 26 ottobre al 15 dicembre 2016 – ospita la personale di Gianni Asdrubali, dal titolo ”Assolo”. L’esposizione presenta un serie di opere recenti dell’artista, il quale nel corso dell’inaugurazione – martedì 25 ottobre, ore 18.30 – terrà una performance nella quale realizzerà un’opera in tempo reale dando al visitatore la possibilità di calarsi direttamente all’interno del suo processo creativo.

Gianni Asdrubali, Kesverze, 2016. Pittura industriale su tela, 183 x 119 cm ognuno
Gianni Asdrubali, Kesverze, 2016. Pittura industriale su tela, 183 x 119 cm ognuno

Attivo fin dai primi anni ’80, la poetica di Asdrubali risiede nella dialettica tra il vuoto e il pieno, tra il rapporto che lega le superficie bianche, di qualsiasi tipo, con una forma di pittura energica e carica di tensione.
Come dichiara lui stesso, ‘‘la pittura inizia là dove io non dipingo” segnando così una cifra pittorica ricca di un linguaggio personale ed autonomo.

L’intera produzione artistica di Adrubali pone la sua attenzione nel ‘dare corpo’ a quello che lui definisce ”stato di assenza”. Nel suo operare la partenza è il vuoto che si scontra con l’azione attraverso lo spazio, il pieno, la materia e il movimento.

Gianni Asdrubali, Kesverze, 2016. Pittura industriale su tela, 150 x 170 cm
Gianni Asdrubali, Kesverze, 2016. Pittura industriale su tela, 150 x 170 cm
Gianni Asdrubali, Kesverze, 2016, pittura industriale su tela, quattro pannelli, 119 x 119 cm oguno, totale 238 x 238 cm
Gianni Asdrubali, Kesverze, 2016, pittura industriale su tela, quattro pannelli, 119 x 119 cm oguno, totale 238 x 238 cm

La ricerca dell’artista non è distante da quella di Enrico Castellani – con il quale ha esposto in diverse mostre – con la differenza che per Asdrubali il vuoto della tela è generativo di tensione che porta all’azione, per Castellani uno spazio da modellare.

Il critico d’arte Bruno Corà definisce così il concatenarsi l’uno con l’altro dei dipinti dell’artista, affermando che “La ragione della loro felice e sempre possibile armoniosa contiguità risiede in una interna dote di quelle pitture che pur ostentando una frontalità della stesura di superficie, essa, per effetto di una congenita adimensionalità, deve essere percepita come sferica, dunque una frontalità infinitamente profonda. […] La pittura di Asdrubali è certamente tutta frontalmente davanti agli occhi di chi la osserva, ma per ‘vederla’ realmente bisogna che lo sguardo vi penetri con un’ideale ‘capriola’, entrando e uscendo dalla sua sferica spazialità, attraverso la soglia già predisposta e varcata per primo da Asdrubali stesso.”


“La condizione che genera un’azione, dipende da uno stato di assenza, al contrario in una condizione piena e presente non c’è bisogno di alcun movimento. Solo in mancanza di spazio e di tempo, nell’assenza più totale, prima che il vuoto ci annienti, si sente generare e crescere la tensione a fare un’azione.”

Gianni Asdrubali

Informazioni utili

GIANNI ASDRUBALI. ASSOLO
Milano, Galleria Matteo Lampertico (via Montebello 30)

26 ottobre – 15 dicembre 2016

Orario: dal lunedì al venerdì, dalle 15.00 alle 19.00

Ingresso libero

Informazioni: tel. 02.36586547

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