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Torna il Cirano di Bergerac di Corrado d’Elia

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Torna il Cirano di Bergerac di Corrado d’Elia. Dopo venti stagioni, è ancora un successo.
Al Teatro Litta fino al prossimo 30 ottobre

 

Tre epoche per una sola storia senza tempo. Il Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand è una commedia che è stata scritta nel 1897. È ambientata nella Francia del 1600. Ma anche oggi, nel 2016 – che è nuovamente in scena a Milano con la compagnia Corrado d’Elia – racconta di persone, sentimenti e vicende tuttora attuali.
Cirano di Bergerac è un abile spadaccino e guascone, con una lingua più tagliente della sua spada. Veste i suoi panni lo stesso Corrado d’Elia, con grande forza e vitalità. Coraggioso e impavido, l’ironia è la seconda arma di Cirano. Con maestria di giochi di parole riesce a mettere in ridicolo i suoi avversari. Nulla sembra fermarlo, forte, spavaldo e con una grande abilità dialettica.
Il suo unico punto debole è il nasone. Tanto che tra i moschettieri, “naso” è una parola impronunciabile. Un difetto fisico che non gli permette di dichiararsi alla bellissima e colta Rossana, la cugina di cui è innamorato. Cirano è brutto. E pensa che tutte le più belle parole del mondo non potranno mai annullare la sua bruttezza. Cristiano invece è bellissimo. È la terza punta di questa sorta di triangolo amoroso. Dietro la sua bellezza si cela un animo buono. Ma, a differenza di Cirano, non ha dialettica e non sa mettere in versi i suoi sentimenti.

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Un bravissimo Michel Alteri (la star dei musical) si presenta sul palco come un moderno “tronista” con il ciuffo super cotonato e con quella sicurezza che solo la bellezza esteriore ti permette di sfoggiare. Ma Cristiano “non sa parlar d’amore”.
Mentre la poesia, tanto anelata Rossana, sgorga naturale dalla bocca di Cirano. Ecco dunque l’idea. Cirano e Cristiano si completano a vicenda. Così, facendo da suggeritore al bel giovane, l’abile spadaccino potrà amare Rossana, che a sua volta potrà essere amata con parole dolci e soavi.
Corrado d’Elia in alcuni momenti si toglie il nasone volutamente, come a rimarcare qualche instante in cui il suo personaggio può dimenticare il suo fardello. Allo stesso tempo, lo stesso fardello si può trasferire su qualcun altro.
Quando Cristiano, al fronte, scopre che Rossana ama più il suo cuore del suo bel viso, si lancia in battaglia incontro a morte sicura. E Michel Alteri, non a caso, in quel momento indossa il nasone.

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La regia sapiente e una scenografia semplice ma non povera, aiutano a capire appieno le diverse ambientazioni e le prospettive suggerite. I movimenti degli attori, a volte frenetici e i cambi repentini del piano inclinato, regalano un gran ritmo alla piece, tanto che lo spettacolo fila dritto per oltre due ore.

Cirano di Bergerac “…cade dalla luna come una bomba” e il pubblico arriva attento e senza stanchezza fino alla fine: martedì sera in occasione della prima milanese, gli applausi sono esplosi senza la più piccola esitazione.

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Informazioni utili:
Dal 18 al 30 ottobre
Compagnia Corrado d’Elia

Cirano di Bergerac
Di Edmond Rostand – Traduzione Franco Cuomo – Regia e adattamento Corrado d’Elia – Assistenti alla regia Marco Brambilla e Marco Rodio con Michel Altieri, Marco Brambilla, Alessandro Castellucci, Giovanni Carretti, Francesco Cordella, Corrado D’elia, Sebastien Halnaut, Claudia Negrin, Stefano Pirovano, Marco Rodio, Giovanna Rossi, Stefano Rovelli, Chiara Salvucci – Scene Fabrizio Palla – Foto di scena Angelo Redaelli – Tecnico luci Marco Meola – Tecnico audio Gabriele Copes – Grafica Chiara Salvucci

Teatro Litta
da martedì a sabato ore 20:30 – domenica ore 16:30 – lunedì riposo
Durata: 2 ore e 30 minuti
Biglietti: Intero 24€ – Under35 16€ – Over65 e Under18 12€
Abbonamento: 10 Identità, 5 Identità

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