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La mia vita da Zucchina, in sala dal 2 dicembre. Recensione

La mia vita da Zucchina

La mia vita da ZucchinaLa mia vita da Zucchina, al cinema dal 2 dicembre il film d’animazione di Claude Barras e Céline Sciamma.

Dopo esser stato accolto favorevolmente dalla critica all’ultimo Festival di Cannes, La mia vita da Zucchina arriva anche nei cinema italiani. Una storia di formazione, che farà commuovere e riflettere anche i “grandi”.
La mia vita da Zucchina è un film d’animazione realizzato interamente in stop-motion, diretto dal regista svizzero Claude Barras e sceneggiato da Céline Sciamma, la regista di Tomboy e Diamante Nero.
Il direttore dell’animazione è invece Kim Keukeleire, nato a Seoul ma di cittadinanza belga, con un curriculum di tutto rispette che comprende alcuni caposaldi dell’animazione in stop-motion del cinema contemporaneo: da Galline in fuga a Fantastic Mr Fox (vero e proprio capolavoro di Wes Anderson) fino a Frankenweenie di Tim Burton.

Protagonista del film un bambino di 9 anni soprannominato dalla madre, un’alcolizzata, Zucchina.
A seguito della morte della madre Zucchina viene mandato in una casa famiglia, qui si troverà di fronte a un nuovo cammino attraverso il quale dovrà reiventare la propria vita, scoprirà lo sfaccettato mondo della sofferenza altrui e attraverso la giusta dose di empatia, e non senza l’aiuto di qualche persona buona, riuscirà a capire che nessuno è solo. Grazie all’amicizia di un gruppo di coetanei, tra cui spicca la dolce Camille, riuscirà a superare ogni difficoltà, abbracciando infine una nuova vita e una nuova idea di famiglia.

La mia vita da ZucchinaClaude Barras e Céline Sciamma firmano un’opera di grande poesia e originalità, premiata ad Annecy come miglior lungometraggio d’animazione dell’anno e considerata tra le possibili sorprese agli Oscar 2017. Céline Sciamma partendo dall’omonimo libro di Gilles Paris hanno lavorato per rendere il soggetto meno drammatico e più adatto anche a un pubblico più infantile, riuscendo ugualmente a non sottrarre attualità e modernità al raccanto. Cambiano ad esempio le circostanze in cui muore la madre di Zucchina -nel film a causa di una caduta, nel libro invece a cuasa di un colpo di pistola esploso accidentalmente- ma non cambia il risultato e ciò che ne consegue.

La mia vita da Zucchina è un fim importante perché cambia il modo di rivolgeresi al pubblico dei più giovani, affrontando in maniera più diretta, seppur tramite linguaggi a loro consoni, tematiche e problematiche più attuali e meno astratte. Partendo da un soggetto tipicamente ottocentesco riesce ad aggiornare i caratteri dei personaggi e le loro storie. Tra gli ospiti della casa famiglia, assieme a Zucchina, c’è il bullo con i genitori drogati, la ragazzina vittima di abusi da pare del padre, la figlia di immigrati rimasta sola a causa del rimpatrio della madre. Il mondo di oggi è tutto lì.

La mia vita da ZucchinaLa mia vita da Zucchina sarà nei cinema italiani dal 2 dicembre, in anteprima l’11 novembre a Milano per il Festival Piccolo Grande Cinema presso Spazio Oberdan Cineteca Milano.


LA TECNICA DI ANIMAZIONE
La mia vita da Zucchina è un film d’animazione a passo uno (in inglese stop-motion o frame by frame), una tecnica simile a quella dell’animazione tradizionale, in cui però i disegni sono sostituiti da pupazzi, filmati fotogramma per fotogramma. Tra un fotogramma e l’altro i pupazzi vengono riposizionati per dare l’illusione del movimento: poiché i pupazzi in questione restano immobili quando vengono filmati, la raffinatezza dei gesti, la fluidità dei movimenti, le sottigliezze espressive sono determinati dalla qualità dell’animazione e degli animatori. Sono stati usati pupazzi alti circa 25 cm, costruiti artigianalmente combinando materiali diversi (schiuma di lattice per i capelli, silicone per le braccia, resina per il viso, tessuti per i vestiti) avvolti intorno uno scheletro articolabile adattato alla morfologia di ogni personaggio. I pupazzi vengono quindi collocati in un set realizzato in scala e illuminati dal direttore della fotografia, prima dell’intervento degli animatori.

La mia vita da Zucchina, è proposto alle scuole di tutta Italia e prenotabile sin d’ora per visioni dal 2 dicembre fino al termine dell’anno scolastico 2016/2017.

Per info e prenotazioni di matinées nei cinema con biglietto ridotto per gli studenti:
Antonella Montesi
+39 3497767796 (dalle 15.00 alle 19.00)
antonella.montesi@yahoo.it

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