Ci sono voluti quasi due secoli prima che il Museo del Prado allestisse la sua prima mostra dedicata esclusivamente ad un’artista donna. Significa che dal 1819 – anno della sua fondazione – il museo madrileno si è adeguato a quella tendenza sessista e discriminante, comune alla maggior parte dei musei di arte moderna e contemporanea di tutto il mondo, che il collettivo femminista delle Guerrilla Girls non perde occasione di denunciare da un trentennio a questa parte (avete presente il loro celebre manifesto Do Women Have To Be Naked To Get Into the Met. Museum?).
Ebbene, lo scorso 25 ottobre, il Museo del Prado ha rinunciato allo scomodo primato, inaugurando The Art of Clara Peeters, una mostra concentrata in una sola sala di dimensioni modeste; alle pareti, 15 dipinti della pittrice fiamminga, pioniera del genere della natura morta e tra le poche a svolgere il mestiere nell’Europa del Seicento di Jan Brueghel il Vecchio, Rubens e Van Dyck. Organizzata assieme al Koninklijk Museum voor Schone Kunsten di Anversa, l’esposizione – e il relativo catalogo – si propone di presentare al pubblico i risultati dei più recenti studi condotti sul lavoro di Clara Peeters e sulle altre – poche – artiste donne che, nel Seicento, cercavano di farsi largo in un sistema dell’arte profondamente maschilista e patriarcale.
In esposizione, una minima parte del corpus di opere della pittrice originaria di Anversa, di cui sono sopravvissute sino ad oggi una quarantina di tele: sono raffinate nature morte dipinte ad olio, tra il 1611 e il 1612, con una cura realistica del dettaglio; eleganti e sontuose composizioni di selvaggina, fiori, pesci, crostacei, melograni; e poi ancora, argenteria, porcellane finemente decorate, frutta secca e tessuti preziosi. In alcune tele, Clara Peeters non resiste al vezzo dell’autoritratto: ma solo un occhio attento coglierà il riflesso della sua figura sulla superficie lucida di una coppa d’argento o sul coperchio di una caraffa.
Un paio di annotazioni: dei 15 dipinti esposti solo 4 sono di proprietà del museo spagnolo; gli altri provengono, invece, da differenti musei e da collezionisti privati. Inoltre, Clara Peeters è tra le 41 artiste donne presenti nella collezione permanente dell’istituzione madrilena, contro un totale di circa 5mila artisti di sesso maschile.
La mostra resterà aperta sino al 19 febbraio 2017. Si spera che non dovremo aspettare altri duecento anni per vedere la personale di una donna tra le mura del Prado.
Informazioni utili
The Art of Clara Peeters
sino al 19 febbraio 2017
Museo del Prado
Paseo del Prado, 28014 Madrid