Notturno di donna con ospiti, Giuliana De Sio torna sulla scena del crimine, il dramma cult di Annibale Ruccello.
Notturno di donna con ospiti, testo cult di Annibale Ruccello, è la cronaca della nottata da incubo di una casalinga nella periferia napoletana, Adriana. Si susseguono in questa notte allucinanti le visite di personaggi inquietanti che tornano da un passato traumatico, represso ma impossibile da cancellare: la madre, il padre, il primo amore e l’odiosa compagna di banco. Presto a loro si unisce anche il marito. Sembrano tutti strani, che nascondano qualcosa? Adriana inizia a sospettare qualcosa. È forse in pericolo?
Adriana è tenera, infantile, inconsapevole dalla propria identità. È ingenua e non capisce il male del mondo, non riesce a razionalizzarlo, quindi lo interiorizza. L’unico contatto con il mondo esterno… la televisione.
Quella di Giuliana de Sio per Notturno di donna con ospiti è una sorta di dipendenza. L’ha messo in scena per la prima volta vent’anni fa, per sei stagioni consecutive (600 repliche), poi -nuovamente- tre anni fa. Ogni volta dice che è l’ultima: è uno spettacolo impegnativo, Adriana un personaggio totale, larger than life. Ma Giuliana De Sio è fatta così, deve tornare sul luogo del delitto. Metaforico e non. Dopo Roma, al Teatro Quirino, lo spettacolo è andato in scena anche al Franco Parenti di Milano.
Un testo che vent’anni fa sembrava anche fin troppo avanti, ma che ora viene percepito dal pubblico come estremamente attuale, più -drammaticamente- comprensibile. Potrebbe essere una “normale” notizia da TG.Notturno di donna con ospiti parte come una commedia dai toni brillanti, agrodolce, sembra un omaggio alle commedie dialettali della tradizione oratoriale, ma poi vira verso una realtà sempre più allucinata e si profila all’orizzonte un dramma imminente. Gli incubi del passato sono troppo ingombranti anche per il presente, per il futuro… Insostenibili. Un corpo a corpo notturno tra pulsioni erotiche e proibizioni sociali.
A cadenzare questo noir sospeso tra telenovela e dramma familiare una colonna sonora squisitamente camp che va da Montagne verdi di Marcella Bella a Moonlight Shadow di Mike Oldfield. Uno dei momenti più drammatici del passato di Adriana è affidato a I Giardini di marzo cantata da Mina, l’incisione del ’78, live alla Bussola.
Quella di Notturno di donna con ospiti è una realtà alienante, fatta di frasi ripetute, come ipnotiche, di grandi magazzini come oasi di felicità. Come cantava De Andrè “è una storia di periferia , è una storia da una botta e via, è una storia sconclusionata, una storia sbagliata”. Ottimo il cast sul quale Giuliana De Sio spicca per esperienza, carisma e carattere: si conferma un’interprete magnifica. L’attrice riesce a dare vita a tutte le anime di Adriana, ne indaga ogni sfumatura: la bambina offesa, l’adolescente ingenua, la casalinga frustrata, la protagonista ignorata, la donna dileggiata.
Adriana vorrebbe solo guardare L’Ereditiera con Olivia de Havilland in TV per mettere a tacere l’angoscia che la divora, ma Rai 1 non si prende.
Notturno di donna con ospiti
di Annibale Ruccello
con Giuliana De Sio
e con (in ordine alfabetico) Gino Curcione, Rosaria De Cicco, Andrea De Venuti, Francesco Di Leva, Luigi Iacuzio
regia Enrico Maria Lamanna
scene Roberto Ricci
costumi Teresa Acone
musiche Carlo De Nonno
luci Stefano Pirandello
produzione Teatro e Società