Si è tenuta settimana scorsa l’asta di Arte Moderna e Contemporanea da Sotheby’s a Milano. Un’opera venduta di Vincenzo Agnetti. Stimata €50,000-€70,000 e battuta a €62,500. Una bachelite nera incisa dal titolo “ASSIOMA – IL PUNTO D’ARRIVO È MOLTIPLICATO DALLA FREQUENZA CHE PRECEDE LE LINEE DI FORZA”.
Invenzioni linguistiche. Poesia visiva. Un pensiero che va oltre la materialità. Un bisogno minimalista.
Vincenzo Agnetti (Milano, 1926-1981) non è stato solo capace di cogliere l’appello di azzeramento della pittura dei primi anni Sessanta ma è stato anche precursore delle successive ricerche concettuali internazionali. Sempre più convinto dell’inadeguatezza della parola intraprende un personale percorso artistico. Disancora il linguaggio dall’uso che ne fa la società moderna. Ne supera il senso. Ricerca un linguaggio universalmente comprensibile e rende l’osservatore parte integrante di tale processo. Agnetti è un personaggio tra i più originali artisti concettuali italiani.
Quali sono le sue opere più costose vendute in asta?
1)
Ritratto di abitante (1971-1972)
Pittura , Tecnica mista, (120x 80cm)
Prezzo: 246.959 €
Christie’s London,
Regno Unito 16/10/2015
2)
Ritratto d’artista (1971)
Pittura , Tecnica mista , 80 cm x 120 cm
Prezzo: 232.650 €
Sotheby’s London,
Regno Unito 15/10/2015.
3)
La tua immagine quando ti sostituivi (1971)
Pittura , Tecnica mista , (120×80 cm)
Prezzo: 189.000 €
Sotheby’s Milano,
Italia 24/11/2015
4)
Paesaggio (1971)
Pittura , Acrilico, (120×80 cm)
Prezzo: 141.000 €
Sotheby’s Milano,
Italia 25/05/2016
5)
Ritratto di missionario (1971)
Pittura , Acrilico , (120x 80 cm)
Prezzo: 141.862 €
Sotheby’s London,
Regno Unito 07/10/2016