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Il gallerista, chiave di un mercato. Conferenza alla GAM di Milano

Nell’ambito della mostra La finestra sul cortile. Scorci di collezioni private in corso alla GAM di Milano, è in programma per martedì 13 dicembre alle ore 18.30 la conferenza Il gallerista, chiave di un mercato che nei contenuti ispirata al volume di Yann Kerlau Cacciatori d’arte. L’evento è organizzato da Johan & Levi Editore insieme alla stessa Galleria d’Arte Moderna, dove si svolgerà l’incontro (nella Sala da Ballo, Via Palestro 16, Milano)

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Introduce Stefano Satta, Direttore marketing UBS (Italia) e interverranno Adriana Polveroni, direttore di Exibart, saggista, docente presso Brera e NABA; Alberto Salvadori, Established Masters and Decades Curator Miart, curatore indipendente, direttore dell’Osservatorio per le Arti Contemporanee Ente Cassa di Risparmio di Firenze. Modera Paola Zatti, Conservatore Galleria d’Arte Moderna di Milano.

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Il gallerista contemporaneo si muove in un contesto sfaccettato e ricco di opportunità quanto di nuovi paradigmi e difficoltà. Partendo dalle figure storiche che hanno “fatto” il mercato dell’arte nel secolo scorso si farà il punto sull’attuale situazione del mercato e sulle strategie operative di galleristi italiani e internazionali. Quello del mercante d’arte è un mestiere nato dalla passione per il bello e dal gusto per la modernità. Tuttavia, lo scandalo del 2011 che ha portato alla chiusura della galleria newyorkese Knoedler ne ha svelato un nuovo volto, fatto di pura speculazione. Il saggio riunisce l’esperienza di sette grandi personaggi che hanno inventato e nel tempo plasmato la professione del mercante d’arte. Dal primo sostenitore degli impressionisti, Théodore Duret, a Paul Durand-Ruel; da un fuoriclasse nella tattica delle vendite come Ambroise Vollard, allo scaltro Daniel-Henry Kahnweiler, fino all’eccentrica Peggy Guggenheim e, giunti ai giorni nostri giorni, Charles Saatchi e Larry Gagosian.

Il percorso de La finestra sul cortile. Scorci di collezioni private si snoda all’interno della GAM per indagare il tema del collezionismo privato attraverso un dialogo inedito fra gli spazi neoclassici della Villa, i suoi capolavori, espressione di quel collezionismo illuminato milanese e lombardo che nel tempo ha arricchito il patrimonio museale civico con importanti lasciti e donazioni, e le opere provenienti da due prestigiose raccolte italiane, la Collezione Panza e la Collezione Berlingieri. La finestra sul cortile si inserisce nell’ambito della partnership fra UBS e la GAM, esempio virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato. Dal 2013 l’istituto finanziario sostiene infatti il Museo e le sue collezioni con una programmazione dedicata alla valorizzazione e tutela del suo patrimonio.

La mostra, curata da Luca Massimo Barbero, richiama la celebre pellicola di Hitchcock da cui prende il titolo: l’esposizione riunisce episodi apparentemente frammentati in un unico grande racconto, definito e circoscritto dalla selezione curatoriale, che delimita il “campo visivo” del visitatore come la finestra del film delimita quello del protagonista, il quale costruisce la sua personale storia osservando i vicini di casa. Sui tre piani della Galleria trovano spazio accostamenti inediti tra il patrimonio artistico del Museo, che include alcuni dei maggiori protagonisti dell’Ottocento e del Novecento – Giovanni Fattori, Francesco Hayez, Edouard Manet, Giorgio Morandi – e opere di artisti contemporanei quali Christo, Dan Flavin, Joseph Kosuth, Richard Long, Julia Mangold, Cady Noland, Giulio Paolini, Richard Serra e Rudolf Stingel, per citarne alcuni.

Il gallerista, chiave di un mercato

Martedì 13 dicembre ore 18.30 

Galleria d’Arte Moderna
Via Palestro 16, Milano

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