Scatole magiche. Teatri miniaturizzati. Diorami intagliati nella carta e pazientemente dipinti. L’artista Vanni Cuoghi sceglie accuratamente questa espressione artistica per raccontare la vita del ghetto ebraico, la scatola per eccellenza.
Quest’anno ricorre l’anniversario della nascita del ghetto di Venezia, creato ad hoc con un decreto nel 1516 per regolarizzare la convivenza degli ebrei insidiati nella Laguna. Vanni Cuoghi celebra questo anniversario con la mostra Da Cielo a Terra (fino al 20 gennaio al Museo Ebraico di Bologna) dove ci racconta il microcosmo del ghetto, la sua atmosfera, la vita di chi lo abita: persone che per secoli si sono concentrate in uno spazio limitato, claustrofobico, ma ricco di suggestione.
Cuoghi, attraverso i suoi diorami che chiama “Monolocali”, l’unità abitativa minima in cui può concentrarsi la vita, ci mostra scenettequotidiane, scorci del passato o momenti leggendari. La narrazione episodica spazia senza limiti, quasi un contrappasso alla costrizione tipica del ghetto, si propaga nel tempo e geograficamente fino ad arrivare a Praga e al mito di Golem, rappresentando senza soluzione di continuità scene ispirate a fatti di cronaca come la storica peste a Venezia o la persecuzione nazista, e ai fumetti di Corto Maltese, divorati dall’artista quando era bambino. Un intreccio continuo tra reale e letterario (suggestivo il rimando a Il Giardino dei Finzi-Contini di Bassani), mitologico e storico.
L’effetto a matrioska scelto dall’artista – la scatola nella scatola, l’isola nell’isola –è intervallato da due libri aperti, che nei toni del rosso e del blu, rievocano le tristi vicende di Edgardo Mortara e del rogo dei marrani ad Ancona nel 1556. Queste pagine ricche di dettagli e riferimenti, che rendono Cuoghi un sapiente narratore, sono spiazzanti, intensamente drammatiche, ferite aperte che non possono sanare: la sofferenza e il sacrifico di questo popolo è tangibile, impresso nella carta a fisarmonica del libro d’artista.
L’impianto della mostra è complesso, l’intero ciclo è elaborato, realizzato con studio e pazienza. La tecnica psaligrafica si unisce al gusto pittorico per il racconto, e l’uso del colore è molto significativo: in alcuni “Monolocali” si trova un tocco di blu oltremare che diventa segno distintivo del sacro e rende magica la scena.
Informazioni utili
Vanni Cuoghi – Da Cielo a Terra
a cura di Ivan Quaroni e Giuseppe Pero
M.E.B. – Museo Ebraico di Bologna (via Valdonica 1/5, Bologna)
fino al 15 gennaio 2017
http://www.museoebraicobo.it/it/eventi/vanni-cuoghi-da-cielo-a-terra