«Nel 1955 quando mi sposai per la prima volta andai da un artigiano per ordinare i materassi. I materassi erano tutti a righe oppure decorati a fiori, ma il tessuto era debole, così in genere attaccavo la tela da materasso sulla tela da pittore. Quando sono passato dalle tappezzerie povere, quelle da materassai di una volta, alle tappezzerie ricche, quelle di Gobelin, tipo arazzi, che si usavano per foderare i divani, queste facevano direttamente da supporto, erano più resistenti e quindi le tendevo direttamente sul telaio»
Enrico Baj (1924 – 2003)