Amore & Inganni, in sala il nuovo film di Whit Stillam: Jane Austen è sempre la più moderna.
La sorpresa cinematografica di questo fine 2016 si è rivelata essere Amore & Inganni (Love & Friendship) di Whit Stillman (Damsels in Distress), protagonista Kate Beckinsale (Underworld, The Aviator) nei panni di un’intrigante vedova alla ricerca di un buon partito.
Al fianco dell’attrice inglese anche Chloë Sevigny (Dogville, Zodiac, American Horror Story: Asylum e Hotel): le due avevano già lavorato fianco a fianco per Stillman in The Last Days of Disco (1998).
Il film presentato a gennaio al Sundance Film Festival, dove il regista è di casa, è arrivato ora anche nelle sale italiane.
Partendo da un’opera minore di Jane Austen, Lady Susan (una novella epistolare scritta dall’autrice in giovane età, ma pubblicata solo postuma), il regista del sottovalutato Damsels in Distress mette in scena una commedia in costume agile e arguta. Amore & Inganni è difatti un film che, sorretto da una sceneggiatura di ferro, si muove sicuro e spedito mantenendosi in bilico tra omaggio e parodia di quell’idea di fine ‘700 inglese fatto di trine e merletti, intrighi e tazze di tè.Nella tenuta di Langford la vedova Lady Susan (Kate Beckinsale), a seguito di poco lusinghieri pettegolezzi riguardo la sua vita amorosa, è costretta a lasciare la tenuta di famiglia e a rifugiarsi a Churchill, dal fratello del defunto consorte. Catherine (Emma Greenwell), la cognata, non è ben disposta nei suoi confronti, i comportamenti scandalosi di Lady Susan la preoccupano e teme che la fascinosa vedova possa aver mire sul suo giovane e attraente fratello, Reginald DeCourcy – il bel Xavier Samuel (Fury, Tre uomini e una pecora).
Il giovane inizialmente disprezza la figura di Lady Susan, ma questa anti-eroina (cougar ante litteram) oltre al fascino ha dalla sua un’arguzia, una dialettica e una sottile -ma solidissima- vena di cinismo che sapranno piegare a suo favore i sentimenti del giovanotto.
Ci si mette poi di mezzo la figlia di Lady Susan, Frederica, promessa in sposa dalla madre a Sir James Martin, giovanotto sciocco e ridicolo, ma benestante.
L’unico rapporto sincero che Lady Susan sembra avere è quello con Alicia Johnson (Chloë Sevigny), l’amica fidata di sempre, complice e confidente. Quello che Lady Susan allestisce in Amore & Inganni è un castello di intrighi destinato, si capisce fin da subito, a crollare, ma lei nonostante tutto resta impassibile. È, in fondo, una vincitrice a modo suo e Stillman la riabilita donandole un’aria da squisita psicopatica, completamente indifferente a ciò che le accade attorno. Una figlia che è più un peso che un vanto, degli amanti che sono più impegni da incastrare in agenda che passioni da consumare. È frivola e risoluta, spesso maligna, ma così candidamente intrigante da risultare sempre innocente.
Whit Stillman non è estraneo alla scittura: nel 1994 ha pubblicato Barcelona and Metropolitan: tales of two cities (come résumé dei suoi primi due film) e nel 2000 The last days of disco: with cocktails at Petrossian afterwards: a novel, dalla (o sulla) sua commedia del 1998.
Del 2015 la riscrittura di Lady Susan: Love & Friendship, An Adaptation of Jane Austen’s Unfinished Novella Concerning the Beautiful Lady Susan Vernon, Her Loves and Friendships, and the Strange Antagonism of the DeCourcy Family (da cui poi il film) riscrittura atta a rendere giustizia alla figura di Lady Susan, narratore delle vicende è in questa versione l’amato (!?) nipote: il suo un punto di vista esterno a tutto quel foxtrot di sotterfugi e altarini (da scoprire) coreografato dalla spavalda vedova.Tra le eroine di Jane Austen questa Lady Susan è sicuramente la più sovversiva, spregiudicata, la più moderna. Si muove al di fuori di qualsiasi schema sociale, o per meglio dire, si muove all’interno di qualsiasi schema sociale, ma senza rimanerne imbrigliata: non ha l’ansia o la necessità di appartenere a qualcuno se non a sé stessa.