La Pinacoteca di Brera ospita fino al 5 febbraio “Attorno a Caravaggio”, terzo eccezionale dialogo tra un capolavoro del museo e altre opere “ospiti”. Protagonista dell’evento uno dei quadri più celebri della Pinacoteca: La cena di Emmaus del maestro Michelangelo Merisi, in arte Caravaggio.
Per l’occasione, in contemporanea con il riallestimento di sette sale della Pinacoteca, il quadro è collocato in una nuova posizione, più scenografica e meno defilata di quella precedente, che punta a mettere in evidenza le straordinarie caratteristiche chiaroscurali del dipinto, creato dall’artista durante uno dei periodi più drammatici della sua esistenza.
A cura di Nicola Spinosa, Attorno a Caravaggio propone una serie di comparazioni tra dipinti, alcuni di identico soggetto, mai visti assieme e vuol essere anche un laboratorio e un’occasione di scambio e ricerca su Caravaggio, artista che continua a porre questioni cruciali agli storici dell’arte arrivando ad appassionare allo stesso tempo il grande pubblico. Si tratta quindi di un confronto con finalità scientifiche e conoscitive, attraverso cui s’intende sottoporre all’attenzione di visitatori e studiosi alcuni problemi di attribuzione relativi alle opere esposte per l’occasione.
Per la prima volta al pubblico Giuditta che decapita Oloferne proveniente da una collezione privata, un quadro ritrovato nel 2014 nella soffitta di una dimora di Tolosa dove era conservato almeno da metà Ottocento e che alcuni ritengono l’originale della copia di Finson.
La Pinacoteca ha inoltre lanciato il suo profilo Instagram e il contest #brerainchiaroscuro per chi vuole cimentarsi in scatti dalla luce caravaggesca.