Parlare di ricostruzione, oggi, in Siria, suona prematuro. Nonostante il cessate il fuoco stabilito tra il regime di Assad e i ribelli, lo scorso 29 dicembre – garanti la Turchia di Erdoğan e la Russia di Putin – il paese è ancora lontano dal ritrovare la pace. Ma questo non può e non deve impedire di immaginare un domani migliore per Aleppo e il resto della nazione. Di proporre idee e soluzioni per rimettere in piedi le città, l’economia, la società tutta.
È quanto sono stati chiamati a fare i 153 architetti che hanno risposto alla call for drawingslanciatadallo Iuav di Venezia nel luglio 2016. Sviluppato in seguito ad un accordo firmato lo scorso anno dall’università con UN–ESCWA – l’Agenzia Onu cheha l’incarico di realizzare l’Agenda per la ricostruzione della Siria – il progetto Sketch for Syria ha richiesto agli architetti di riflettere sulla situazione attuale del paese e di ragionare su scenari futuri di rinascita. Come? Servendosi di un semplice taccuino da disegno di cui tutti i partecipanti sono stati forniti.
Dal Pritzker Prize Alvaro Siza ai cileni Beals and Lyon, passando per i 53 architetti siriani di Damasco, Aleppo, Hama, Latakia e Tartus, gli architetti hanno riempito i taccuini di disegni, schizzi e pensieri sparsi, ora in mostra, tra originali in teca e riproduzioni sfogliabili, nella sede dei Tolentini dell’Università Iuav di Venezia, sino al 24 febbraio.
L’iniziativa non è l’unica a favore della Siria proposta dallo Iuav. Nel 2016, sono stati presentati l’Omaggio di Venezia a Palmira, dedicato all’archeologo Khaled Al Asaad, catturato e ucciso dalle milizie dell’ISIS, e il convegno Urbicide Syria / Postwar reconstruction, che ha visto la partecipazione dei massimi esperti internazionali di architettura, arte e archeologia in Siria.
INFORMAZIONI UTILI
Sketch for Syria
sino al 24 febbraio 2017
Tolentini, Galleria del rettorato, Università IUAV di Venezia
Santa Croce 191, 30135 Venezia