Niente sfilata di moda sull’Acropoli di Atene per Gucci. La maison avrebbe sborsato 2 milioni di euro nell’arco di cinque anni, finanziando così lavori di restauro o altri progetti del genere stabiliti dalle autorità greche. Ma la Grecia ha detto no. Nonostante il “precedente” di Dior negli anni Cinquanta, la nuova commissione è stata irremovibile. «Il carattere culturale unico dei monumenti dell’Acropoli è incompatibile con questo genere di eventi. Non abbiamo bisogno di pubblicità. Il simbolismo del monumento sarebbe svilito usandolo solo come “sfondo” per una sfilata di moda». Così si è pronunciato ufficialmente il Consiglio centrale archeologico greco (Kas).