The Bodyguard – Il Musical, in scena al Teatro Nazionale. Karima è Whitney Houston, ma qualcosa non va.
Inutile nascondersi dietro un dito, The Bodyguard – Il Musical è il musical di Whitney Houston. Così come lo era il film. Ricca diva dalla grande voce, superba e diffidente, ma insicura e bisognosa d’amore. Un biopic non biopic.
L’originale cinematografico è un caposaldo del cinema anni ’90. Brutto, ma assolutamente perfetto, come Showgirls. Perfetto il mood, perfetto lo script, perfetta la colonna sonora con una manciata di nuove canzoni (molto furbine) nelle mani di una star della canzone già più che affermata e perfetto il cast: Whitney Houston altera come suo solito, Kevin Costner novello Clint Eastwood senza espressione alcuna – come suo solito.
L’artista, interprete di canzoni immortali come One Moment in Time, con The Bodyguard è passata dallo status di diva a quello di leggenda. La sua rilettura del classico di Dolly Parton, I Will Always Love You, l’ha trasformata in icona immortale del romanticismo ready to wear. Nel film interpretava Rachel Marron, ma tutti vedevano sempre e solo Whitney Houston.
Ovviamente la Houston era molto di più: un’artista piena di talento, istinto e magia, con un’anima misteriosa piena di luce tanto quanto di tenebre. Un’interprete inarrivabile. Al confronto purtroppo non si può sfuggire.
A teatro le precedenti Rachel Marron sono state Heather Headley e Beverley Knight per le produzioni nel West End (quella originale del 2012 e il revival del 2015) e Alexandra Burke, vincitrice di X Factor UK 2008 per il Tour UK 2015.Da noi a far rivivere la voce e le canzoni di Whitney Houston è stata chiamata Karima, concorrente di Amici 2007 con all’attivo una partecipazione al Festival di Sanremo 2009 con una canzone molto bella ma poco fortunata (Come in ogni ora, scritta da Burt Bacharach e con una brutta storia di risarcimenti), un brutto EP (Amare le differenze), un brutto album di debutto (Karima) e un bell’album di cover con canzoni di Burt Bacharach (Close to You).
Se le sue colleghe straniere se l’erano cavata più che bene, non eguagliando certo la stella di prima grandezza della voce originale ma riuscendo a reggere lo spettacolo in maniera convincente, purtroppo Karima brilla un po’ meno: è una brava cantante, ma non adatta. Non ha certo la verve attoriale necessaria a muoversi sul palco e per reggere gli sparuti dialoghi tra una canzone e l’altra, e la voce non sembra mai volare in alto come dovrebbe.
Spicca di più Loredana Fadda, veterana nel campo dei musical (Will We Rock You, Footlose), che nonostante il ruolo da comprimaria (la sorella rosicona) ha una voce che per affrontare il repertorio di Whitney suona molto più adatta (Saving All My Love e Run To You ben accolte dal pubblico). Sarebbe stata una protagonista ben più convincente.Il nostro Kevin Costner poi è Ettore Bassi, e con la definizione “bello che non balla” si può sintetizzare in maniera concreta ed efficace l’intera prestazione.
Certo, la produzione originale di The Bodyguard – Il Musical già non era un granché, rielabora il film togliendone gli elementi più interessanti (come il plot twist finale che vede la sorella come vera e unica malvagia colpevole) e lo infarcisce di canzoni posticce prese dal repertorio precedente di Whitney, dando vita a un musical che è una via di mezzo tra un tribute e un pastrocchio. L’adattamento italiano non fa che acuire tutti i difetti di un musical “cippettone”: qualche luce laser e due lingue di fuoco sul palco non bastano a compensare tutte le mancanze di un cast mediocre e di uno testo che a tratti cade nel ridicolo.
2 Commenti
Non condivido assolutamente il pensiero
Se le è piaciuta la Fadda una cosa è certa, non c’è alcuna competenza, la signora Fadda urla, urla tanto, ma quello non è bel canto!
Articolo di merda!! Senza rispettoxle persone che lavorano cercando di dare il meglio! Giudizio di chi di musica se ne intende poco, andare a pescare cose vecchie per buttare fango su un’artista a tutto tondo non tenendo neanche conto che ha subito un intervento alle corde vocali solo3 mesi fa’…ha fatto i miracoli su quel palco io cero! ! Vergognati e cambia mestiere perché non sei all’altezza. ..buonavita!