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I built a canopy for dreams. Mostra a Venezia

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L’Associazione Culturale Spiazzi Castello di Venezia presenta fino al 19 marzo 2017 la mostra I built a canopy for dreams di Lorenzo Passi, a cura di Giovanna Maroccolo.  Lorenzo Passi  costruisce una macchina per i sogni che sia in grado di traghettare la nostra coscienza in quella fase che in psicologia viene chiamata REM (Rapid Eye Movement- movimento oculare rapido), durante la quale la nostra attività cerebrale è in piena produzione onirica, mentre il nostro corpo è paralizzato.

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Nella psicoanalisi, la censura onirica è quella funzione psichica che impedisce ai desideri inconsci l’accesso diretto alla coscienza. Un meccanismo di controllo messo in atto dall’Io e dal Super Io nei confronti di ricordi, idee, impulsi della sfera inconscia che costringe il sogno a camuffarsi attraverso strategie di travestimento e rappresentazioni simboliche.

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In questo senso, il vetro, archetipo di tutto ciò che è puro ed essenziale, diventa la rappresentazione del sé dell’artista, la reale espressione di quei desideri, impulsi ed emotività, che nel sogno privo di censure si manifestano senza travestimenti e simbolismi indecifrabili. Come nel mondo del sogno anche in quello di Passi avviene un cortocircuito fondamentale, lo stesso che va a generare la costrizione simbolica identificabile nelle opere che egli stesso crea. Il metallo, materiale che nella sua produzione è secondo solo al vetro, come il super-io della mente, costringe la naturale espansione e determinazione del vetro nello spazio, agendo da censore.

La mostra I built a canopy for dreams si sviluppa quindi per fasi, come accade nella discesa della mente nel sonno, a partire dalla prima stanza in cui tutto l’archivio di immagini e ricordi si compone in modo caotico e frammentato nello spazio, per poi assumere nel secondo passaggio quelle forme del rigore che si erigono verticalmente ricordando l’architettura di una città industriale, in cui il racconto della nostra esistenza e di ciò che siamo è determinato da convenzioni, ideali e stereotipi del nostro tempo, in cui la ragione è impegnata a definire ciò che è giusto e censurare le sfumature più “inaccettabili” che ci compongono.

Se è vero che il vetro è un materiale che può arrivare come il cristallo ad emulare la perfezione più pura, è vero allo stesso modo che anche la più piccola irregolarità, la più minuta bolla d’aria, va a stagliarsi rumorosamente sulla superficie liscia e trasparente, trasformando l’opera in errore, il giusto in sbagliato, il bello in brutto. È solo nell’ ultima stanza, quella del sogno privo del controllo e che non conosce la differenza tra queste definizioni, che il nostro “Sé” è libero di manifestare tutte le sue irregolarità e di liberarsi dalla deformante tensione al bello e al giusto. È separata dalle altre in quanto richiede un salto insieme fisico e psicologico ed è proprio li che ci aspetta il baldacchino, che come un grande cervello in piena attività onirica sta producendo suoni, immagini e frequenze, le stesse che compaiono durante la meditazione, l’ipnosi, l’intuizione e l’ispirazione creativa.

L’artista del vetro Lorenzo Passi si confronta con quella dimensione inconscia che ognuno di noi scopre personalmente attraverso il sogno, ma che ha a che fare allo stesso modo con una conflittualità sociale, che porta inevitabilmente lo sguardo dell’osservatore ad un livello collettivo, molto più ampio, invitandolo a porsi nei confronti delle opere attraverso più livelli di lettura, perché si creino interpretazioni a partire dal vissuto individuale e dai ricordi del singolo. Si tratta di un lavoro inedito, costituito da opere che si differenziano tra loro in sculture e installazioni sonore, risultato del lavoro che da anni Lorenzo Passi sta svolgendo nell’ evoluzione della sua poetica. L’opera Canopy in vetro e struttura di metallo saldato è stata realizzata con il contributo tecnico del sound designer Stefano Delle Monache. Per la realizzazione delle opere in vetro: assistenza alla lavorazione a caldo di Andrea Zanetti, Renzo Zanetti. Molatura del vetro Ivan Salso.

Informazioni utili:

Associazione Culturale Spiazzi Castello 3865, Venezia

infospiazzi@gmail.com

www.infospiazzi.blogspot.it

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