Tutti conosciamo la storia d’amore di Frida Kahlo e Diego Rivera. La verità è che la loro storia d’amore era ben lungi dall’essere perfetta, delle volte era tossica, alimentata da gelosie, tradimenti ma sempre salvata da una passione incredibile. Un legame che per qualche motivo si è rinsaldato nonostante le fratture, gli allontanamenti e le separazioni.
I due artisti del resto hanno sempre concordato nel volere una relazione aperta. Non potevano stare davvero insieme né separati. La loro unione partiva non a caso da una passione scoccata al loro primo incontro: quando Frida vide Diego dipingere i murales con un Messico post-rivoluzionario e propenso al giustizialismo populista. Lei era solo una giovane studentessa, lui uno degli artisti più famosi e impegnati. Galeotta fu la collezione di quadri appartenenti all’arte preispanica che lui possedeva e che le fu d’ispirazione.
Ma questo inizialmente non bastò, Rivera aveva 36 anni e Frida 15. Solo alcuni più tardi e dopo il secondo divorzio del muralista messicano “l’elefante e la colomba” si unirono. Appena sposati nel 1929 il desiderio più grande della pittrice era avere un figlio. Un desiderio ben presto divenuto ossessione a causa delle conseguenze di un gravissimo incidente che lei aveva subito.
In una delle lettere in cui racconta la relazione con Diego, si può leggere:
«Perché dovrei essere così sciocca e permalosa da non capire che tutte queste lettere, avventure con donne, insegnanti di “inglese”, modelle gitane, assistenti di “buona volontà”, le allieve interessate all’ “arte della pittura” e le inviate plenipotenziarie da luoghi lontani rappresentano soltanto dei flirt?
Al fondo tu e io ci amiamo profondamente e per questo siamo in grado di sopportare innumerevoli avventure, colpi alle porte, imprecazioni, insulti, reclami internazionali – eppure ci ameremo sempre…
Credo che dipenda dal fatto che sono un tantino stupida perché tutte queste cose sono successe e si sono ripetute per i sette anni che abbiamo vissuto insieme e tutte le arrabbiature da cui sono passata sono servite soltanto a farmi finalmente capire che ti amo più della mia stessa pelle e che, se anche tu non mi ami nello stesso modo, comunque in qualche modo mi ami.
Non è così?
Spero che sia sempre così e di tanto mi accontenterò.
Amami un poco, io ti adoro, Frida»
23 luglio 1935
Tra i tanti tradimenti reciproci la scelta di Rivera di finire con la sorella Cristina portò al divorzio ma neanche questo arrestò il loro amore. Ci volle solo un anno perché i due tornassero insieme tanto che si risposarono a San Francisco nel 1940.
Scontri e riconciliazioni, instabilità e sofferenza ma anche un amore diventato eterno.
Alla fine, quando Frida è morta nel 1955, Rivera ha detto solamente: “Ho capito che la cosa più bella della mia vita è stata il mio amore per Frida.”.