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La percezione in cortocircuito. Giusy Pirrotta trasforma gli spazi della Galleria Massimodeluca

Giusy Pirrotta, Between the Glimpse and the Gaze, 2017, galleria messier venezia mostra Massimodeluca Giusy Pirrotta, Between the Glimpse and the Gaze, 2017, exhibition view at James Hockey Gallery, University for the Creative Arts, Farnham, ph. Stephen White, courtesy the artist and Galleria Massimodeluca

Omogeneità e frammentazione, continuità e discontinuità. Giusy Pirrotta (Reggio Calabria, 1982) veste gli spazi della Galleria Massimodeluca (VE). Dal 10 aprile al 5 maggio 2017, in scena Seamlessness: focus personale di un artista dalla ricerca poliedrica.

Esposizione che segue la personale di Graziano Folata e continua la stagione espositiva della Massimodeluca. Giusy Pirrotta veste gli spazi della galleria con un progetto basato sulla strettissima relazione tra le opere. Una relazione dialogica che presuppone e promuove un assorbimento totale del pubblico nello spazio espositivo.

Alla base del percorso espositivo c’è la volontà di unire aspetti molto differenti e spesso contraddittori della produzione contemporanea, affiancando elementi ricollegabili al mondo del design, del cinema, della video arte, dell’architettura, della decorazione e dell’indagine visiva per creare ambienti omogenei, eppure frammentati dalla potente diversità di contesto richiamata da ciascuna delle opere. (Elena Forin, curatrice)

Giusy Pirrotta, Between the Glimpse and the Gaze, 2017,  galleria messier venezia mostra Massimodeluca
Giusy Pirrotta, Between the Glimpse and the Gaze, 2017, exhibition view at James Hockey Gallery, University for the Creative Arts, Farnham, ph. Stephen White, courtesy the artist and Galleria Massimodeluca

Interventi artistici che trasformano gli spazi della galleria attraverso il design di una «nuova epidermide visiva, spaziale e architettonica». Pattern ripetitivi, motivi su carta da parati e tessuti, contribuiscono a creare un’atmosfera omogenea, una forma di continuità che limita il riconoscimento del dettaglio. Si annulla la differenza tra figura e sfondo: tutto è parte di un flusso, un continuum visivo potenzialmente infinito, in cui le immagini si generano e rigenerano in maniera organica da un’opera all’altra.

Le iconografie -tutte di matrice botanica- nascono dalla manipolazione di fotografie scattate in analogico e successivamente scansionate. Poste in dialogo con le altre opere, l’effetto finale dà vita ad un ambiente totale in cui le varie sfaccettature della percezione fanno cortocircuito. Alcuni degli elementi elaborati e installati nello spazio si sviluppano come scenografie per gruppi di oggetti in ceramica che emanano luci colorate. Il pubblico potrà interagire con gli elementi esposti, per scoprire effetti nuovi e mettere in campo scenari diversi.

Giusy Pirrotta, Between the Glimpse and the Gaze, 2017, galleria massimodeluca
Giusy Pirrotta, Between the Glimpse and the Gaze, 2017, exhibition view at James Hockey Gallery, University for the Creative Arts, Farnham, ph. Stephen White, courtesy the artist and Galleria Massimodeluca

Interazione: vuole essere la chiave di lettura della mostra. Non solo suggerita ma concretamente vissuta, l’interazione sviluppa il senso di Seamlessness. Le idee di continuità e di ripetizione che Giusy Pirrotta articola tra design, cinema, luce, decorazione e oggetto intendono andare oltre i limiti di ogni percezione statica e sperimentare con le immagini concepite per svilupparsi nel tempo e nello spazio senza confini.

Informazioni utili

Seamlessness
Giusy Pirrotta
a cura di Elena Forin

10 aprile – 5 maggio 2017
Inaugurazione sabato 8 aprile, ore 15 – 20.30

dal lunedì al venerdì 10-17; sabato su appuntamento

Via Torino 105/q, 30170 Venezia Mestre

www.massimodeluca.it

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