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Umberto Boccioni a Vittoria Colonna “La nostra infinita comunione di corpo e di spirito. Divina Mia”

Umberto Boccioni - Paolo e Francesca olio su tela 1908 – 1909 Collezione privata

Umberto Boccioni, pochi mesi prima dell’incidente a cavallo che gli costerà la vita, conosce Vittoria Colonna. Lui è uno degli esponenti di spicco del Futurismo, ha 33 anni, lei è una giovane nobildonna di 35 anni, sposata e annoiata.

Umberto Boccioni
Umberto Boccioni
Autoritratto (1908)
olio su tela; 70×100 cm
Milano, Pinacoteca di Brera

L’attrazione è inevitabile fin dal loro primo incontro ma è il giorno successivo alla cena con gli amici che inizierà la loro storia segreta. Il pittore non resiste, prende una barca e senza farne parola a nessuno la raggiunge alla sua villa sull’Isolino, sul lago Maggiore.

Una fotografia del profilo di Vittoria Colonna prima del matrimonio con Leone Caetani
Una fotografia del profilo di Vittoria Colonna prima del matrimonio con Leone Caetani

Della loro passione ci rimane un fitto epistolario scoperto molti anni dopo la morte di entrambi. Così scriveva il 7 Agosto 1916 alla sua amata da Verona il soldato “futurista” della 29° Artiglieria di campagna:

Quello che c’è tra noi è una profonda realtà, è nato come realtà.

Per quanto poco prima ci siamo conosciuti poi simpatizzato, poi… poi c’è il nostro segreto quel meraviglioso crescendo che ci ha condotto di castità in castità alla nostra casta voluttà!

Oh! Le nostre notti!

Umberto Boccioni, Elasticity, 1912
Umberto Boccioni, Elasticity, 1912

Il tuo pallore, il tuo smarrimento, il mio terrore, la nostra infinita comunione di corpo e di spirito. Divina Mia, lo sento che mi vuoi bene, un po’ di bene, un po’ più di quando me lo misuravi con il ditino…

Rammenti? Come sono tuo! Come ti sono fratello e amico, come ti ammiro, sempre, ad ogni respiro, sempre! Sempre!”.

Vittoria Colonna
Vittoria Colonna

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