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Una Cleopatra attribuita a Guido Cagnacci da Meeting Art

Lotto 540 GUIDO CAGNACCI Santarcangelo di Romagna 19/01/1601 - Vienna 1663 Immagine Opera (attribuito a) Cleopatra Olio su tela, 74x61 cm Il dipinto rappresenta Cleopatra, regina d'Egitto, a mezza figura, nell'atto di darsi la morte con il veleno di un aspide. I colori scuri usati per la tela ne accentuano l'aspetto drammatico e anche lo sfondo grigio e muto contro il quale si staglia la bella figura femminile, contribuisce ad accrescere il senso di tragedia imminente che pervade la tela. L'espressione della regina è drammatica e intensa come quella di una attrice tragica. L'opera, di alta qualità, è attribuibile al celebre pittore romagnolo Guido Cagnacci. L'artista, dalla vita intensa e tormentata, predilesse come soggetti donne bellissime e dalla alta carica erotica. Più volte durante la sua carriera dipinse tele raffiguranti il suicidio di Cleopatra, molto richieste dalla committenza soprattutto durante gli anni del suo soggiorno viennese. Di questa Cleopatra esistono numerose repliche autografe del Cagnacci con piccole varianti. Segnaliamo come particolarmente vicina, la versione del Museo Civico di Rimini, datata 1640. Probabilmente la donna ritratta è Giovanna, la ragazza che seguiva sempre Cagnacci durante i suoi viaggi e che lui ritrarrà per molto tempo in numerose tele. Oil on canvas. Stima € Base d’Asta € 50.000

Prosegue l’asta 825 da Meeting Art a Vercelli, dedicata agli Arredi e ai Dipinti Antichi. Sono 650 i lotti che compongono il catalogo, esitati in sette sessioni. Sabato 29 aprile alle ore 14.30 è in programma la sesta. Trai lotti si segnala una bella Cleopatra attribuita a Guido Cagnacci  che parte da una base d’asta di 50 mila euro.

Lotto 540	GUIDO CAGNACCI Santarcangelo di Romagna 19/01/1601 - Vienna 1663 		 		  Immagine Opera	(attribuito a) Cleopatra  Olio su tela, 74x61 cm Il dipinto rappresenta Cleopatra, regina d'Egitto, a mezza figura, nell'atto di darsi la morte con il veleno di un aspide. I colori scuri usati per la tela ne accentuano l'aspetto drammatico e anche lo sfondo grigio e muto contro il quale si staglia la bella figura femminile, contribuisce ad accrescere il senso di tragedia imminente che pervade la tela. L'espressione della regina è drammatica e intensa come quella di una attrice tragica. L'opera, di alta qualità, è attribuibile al celebre pittore romagnolo Guido Cagnacci. L'artista, dalla vita intensa e tormentata, predilesse come soggetti donne bellissime e dalla alta carica erotica. Più volte durante la sua carriera dipinse tele raffiguranti il suicidio di Cleopatra, molto richieste dalla committenza soprattutto durante gli anni del suo soggiorno viennese. Di questa Cleopatra esistono numerose repliche autografe del Cagnacci con piccole varianti. Segnaliamo come particolarmente vicina, la versione del Museo Civico di Rimini, datata 1640. Probabilmente la donna ritratta è Giovanna, la ragazza che seguiva sempre Cagnacci durante i suoi viaggi e che lui ritrarrà per molto tempo in numerose tele.  Oil on canvas. Stima €	 	  Base d’Asta €	50.000
Lotto 540 GUIDO CAGNACCI Santarcangelo di Romagna 19/01/1601 – Vienna 1663
 (attribuito a)
Cleopatra
Olio su tela, 74×61 cm
Il dipinto rappresenta Cleopatra, regina d’Egitto, a mezza figura, nell’atto di darsi la morte con il veleno di un aspide. I colori scuri usati per la tela ne accentuano l’aspetto drammatico e anche lo sfondo grigio e muto contro il quale si staglia la bella figura femminile, contribuisce ad accrescere il senso di tragedia imminente che pervade la tela. L’espressione della regina è drammatica e intensa come quella di una attrice tragica. L’opera, di alta qualità, è attribuibile al celebre pittore romagnolo Guido Cagnacci. L’artista, dalla vita intensa e tormentata, predilesse come soggetti donne bellissime e dalla alta carica erotica. Più volte durante la sua carriera dipinse tele raffiguranti il suicidio di Cleopatra, molto richieste dalla committenza soprattutto durante gli anni del suo soggiorno viennese. Di questa Cleopatra esistono numerose repliche autografe del Cagnacci con piccole varianti. Segnaliamo come particolarmente vicina, la versione del Museo Civico di Rimini, datata 1640. Probabilmente la donna ritratta è Giovanna, la ragazza che seguiva sempre Cagnacci durante i suoi viaggi e che lui ritrarrà per molto tempo in numerose tele.
Base d’Asta € 50.000

La sessione di domenica 30 aprile si apre con alcuni reperti archeologici, prosegue con icone russe e con i dipinti, continua con le porcellane  e le maioliche e gli arredi.
Il penultimo lotto in catalogo è un grande paesaggio fluviale di Marco Ricci, nipote di Sebastiano Ricci, da cui fece l’apprendistato. L’olio parte da una base d’asta di 20 mila euro.

I catalogo si può sfogliare online:

www.meetingart.it

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