Qualunque cosa essa dia a vedere
e quale che sia la sua maniera,
una foto è sempre invisibile:
ciò che noi vediamo non è lei.
Roland Barthes, La Camera Chiara
Bologna, Via Speranza 42. Una struttura imponente e all’avanguardia insolita nel panorama italiano. Mensa aziendale, Wellness, Asilo Nido, Academy… Il MAST è una Fondazione dove i dipendenti lavorano sereni. In più è presente un vastissimo patrimonio fotografico. Dagli archivi, quei “giganti silenziosi” risvegliati dal torpore dal curatore Urs Stahel, prende forma la nuova esposizione del museo: LA FORZA DELLE IMMAGINI/THE POWER OF IMAGES, visitabile fino al 24 settembre 2017.
![Rudolf Holtappel (Münster, Germania, 1923 – Duisburg, Germania, 2013) Duisburg Bruckhausen, Ebertstrasse con stabilimento metallurgico August Thyssen, 1959 mostra MAST bologna](http://www.artslife.com/wp-content/uploads/2017/05/5.-Rudolf-Holtappel-590x438.jpg)
Duisburg Bruckhausen, Ebertstrasse con stabilimento metallurgico
August Thyssen, 1959
Duisburg Bruckhausen, Ebertstrasse with August Thyssen Plant, 1959
Stampa ai sali d’argento / Gelatin silver print
29,1 × 37,8 cm
Estate of the Artist
Lo sguardo di oltre sessanta fotografi guida il visitatore in un itinerario iconografico che presenta il mondo del lavoro, della fabbrica e della società industriale dal 1860 a oggi. La mostra racconta tutte le sfaccettature di questo mondo: si riconoscono i paesaggi industriali e più in generale quelli urbani, spiccano i macchinari e gli altri strumenti, la vita sociale dell’uomo-operaio, scandita dagli scioperi e dalle riunioni sindacali. Presenta un’ampia panoramica che copre molti settori industriali: dal metallurgico al minerario, dal tessile al chimico, dall’elettronico all’alimentare e molti altri ancora.
Diversi settori, diversi periodi, diverse atmosfere: la nuova mostra del MAST presentata al pubblico, costruisce un’epopea per immagini che riscopre e riporta alla luce il potenziale di queste fotografie. Riattualizza il passato, legge il presente attingendo da ciò che è stato per svelare i significati profondi e reconditi di questo mondo, il mondo del lavoro.
![Pepi Merisio, (Caravaggio, Italy, 1931) Gela, ca. 1960 Stampa ai sali d’argento / Gelatin silver print 40,3 × 30,6 cm © Pepi Merisio MAST Bologna mostra](http://www.artslife.com/wp-content/uploads/2017/05/8.-Pepi-Merisio-448x590.jpg)
Gela, ca. 1960
Stampa ai sali d’argento / Gelatin silver print
40,3 × 30,6 cm
© Pepi Merisio
L’obiettivo del percorso espositivo è quello di far interagire tra loro gli scatti dando vita a racconto su più livelli: giustapponendo le fotografie, si sviluppa una forma di narrazione unica nel suo genere, multiforme e a tratti enigmatica. Agli occhi dello spettatore appare «un’epopea fatta di immagini», «una danza di visioni del mondo del lavoro», che spazia dall’industria pesante e quella meccanica alla digitalizzazione del lavoro e della società. Dai diversi materiali, metallo, lamiera, acciaio, plastica, pneumatici, asfalto, catrame, alle macchine create, aerei, bombe, missili, automobili, dirigibili, treni, all’immaterialità con cui ha a che fare l’industria ultra tecnologica odierna.
«Un gioco di contrasti: similitudine, sdoppiamento, evidenza e impenetrabilità, pesantezza e lievità, pieno e vuoto, energia ed euforia contrapposte alla malinconia, alla tristezza, al mistero, in un mondo estremamente ricco di immagini com’è quello degli oggetti, del lavoro, dell’industria e della tecnica della nostra società». (Urs Stahel, curatore)
![Walter Niedermayr Sequenza di stanze 244 Room sequences 244, 2007/2015 MAST bologna mostra](http://www.artslife.com/wp-content/uploads/2017/05/19.-Walter-Niedermayr-590x368.jpg)
Sequenza di stanze 244
Room sequences 244, 2007/2015
Stampa digitale a pigmento / Digital Pigment Print
2 parti, 104×131 cm ciascuno
Courtesy the artist and Galerie Nordenhake Berlin/Stockholm
© Walter Niedermayr
![Kiyoshi Niiyama Senza titolo (Fogli di metallo distorti), MAST bologna mostra](http://www.artslife.com/wp-content/uploads/2017/05/17.-Kiyoshi-Niiyama-fogli-di-metallo-distorti-431x590.jpg)
Senza titolo (Fogli di metallo distorti), anni cinquanta-sessanta
Untitled (Distorted metal sheets), 1950s-1960s
Stampa ai sali d’argento / Gelatin silver print
29,9 × 21,4 cm
© Estate of the Artist – Kiyoshi Niiyama
«Materia e idea, macchina e metafora». L’idea sottesa all’esposizione è quella di portare alla luce il potere evocativo, comunicativo e la capacità di emozionare di ciò che altrimenti, in particolare nell’ordine del concetto, non può essere detto. Le scelte fotografiche di Urs Stahel catturano i visitatori in una messa in scena del regno della produzione e del consumo.
La fotografia è quell’arte alla quale appartiene anzitutto l’essere denotativa, ossia l’essere immagine-di-qualcosa, è qui proposta principalmente in un altro suo significato: le fotografie esposte intendono distinguersi dall’immenso flusso iconico che oggigiorno invade la vita dell’uomo, sono immagini che vanno oltre il punto di vista meramente descrittivo e aprono alla riflessione sulle potenzialità estetiche, sulla forza immaginifica e sulle suggestioni visive spesso tralasciate. Quelle incisive sanno penetrare sotto la pelle dello spettatore e toccarne le corde emotive. Quelle dense di messaggi connotativi, ossia di sfumature simboliche o metaforiche da leggere e comprendere a livello figurativo, sanno stimolare il pensiero critico del fruitore.
«Decisi allora di assumere come guida della mia nuova analisi l’attrattiva che provavo per certe fotografie […]. Come chiamarla? Fascinazione? No. La tale fotografia che io distinguo dalle altre e che amo non ha nulla del punto lucente che oscilla davanti agli occhi e che fa dondolare la testa; ciò che essa produce in me è esattamente il contrario dell’ebetudine; essa è piuttosto un’agitazione interiore, […] la pressione dell’indicibile che vuole esprimersi». (Roland Barthes, La Camera Chiara)
![Anton Stankowski, Stampa ai sali d’argento 7 MAST bologna mostra](http://www.artslife.com/wp-content/uploads/2017/05/13.-Anton-Stankowski-461x590.jpg)
Stampa ai sali d’argento 7, Gelatin silver print
29,4 × 37,9 cm
© Stankowski-Stiftung
Immagini che cercano di raffigurare nessi profondi, presentando all’osservatore realtà complesse, in grado di determinarne il coinvolgimento emotivo e sensoriale. Dagli spazi interni delle industrie, ai capannoni e ai magazzini raccoglitori di oggetti, accomunati da quella freddezza che fa parte del mondo della fabbrica, ai veri e propri “ritratti” di macchinari e dei loro particolari, che assumono in foto le sembianze di enti animati, dotati del soffio vitale, simili a creature surreali. Ma è anche un viaggio alla scoperta dei veri volti protagonisti di questo mondo: i lavoratori di qualunque livello e settore, dagli operai ai manager, ritratti nelle loro mansioni o assorbiti dal ritmo della vita che scandisce la società industriale.
![Rémy Markowitsch Psychomotor, 2016 MAST Bologna mostra fotografica](http://www.artslife.com/wp-content/uploads/2017/05/6.-Rémy-Markowitsch-581x590.jpg)
Psychomotor, 2016
Stampa su carta baritata / Print on baryte paper
25 parti, 47 × 47 cm ciascuna
Courtesy Galerie EIGEN + ART Leipzig/Berlin
E, a proposito degli individui che fanno parte del mondo del lavoro, Urs Stahel afferma: «Sono stati gettati nel mondo, come ha affermato Jean-Paul Sartre, condannati a una libertà che spesso, nelle condizioni sociali in cui vivono, non sono mai riusciti a sperimentare. Paiono assai meno smarriti e alienati quando sono attivi e manovrano le loro macchine, le apparecchiature, gli strumenti. Allora sembrano meno vacui, più ricchi di significato. Il lavoro è una gigantesca macchina che produce identità».
![Yutaka Takanashi Shinjuku Station, Shinjuku-ku, dalla serie “Toshi-e”, 1965 mostra Bologna MAST](http://www.artslife.com/wp-content/uploads/2017/05/11.-Yutaka-Takanashi-590x394.jpg)
Shinjuku Station, Shinjuku-ku, dalla serie “Toshi-e”, 1965
Shinjuku Station, Shinjuku-ku, from the series “Toshi-e”, 1965
Stampa ai sali d’argento/ Gelatin silver print
20,7 × 30,7 cm
©Yutaka Takanashi, courtesy | PRISKA PASQUER, Cologne
![Kiyoshi Niiyama Senza titolo (Saldatore), anni cinquanta-sessanta MAST bologna](http://www.artslife.com/wp-content/uploads/2017/05/16.-Kiyoshi-Niiyama-saldatore-462x590.jpg)
Senza titolo (Saldatore), anni cinquanta-sessanta
Untitled (Welder), 1950s-1960s
Stampa ai sali d’argento / Gelatin silver print
52,4 × 41,2 cm
© Estate of the Artist – Kiyoshi Niiyama
![O. Winston Link Hotshot Eastbound, Iaeger, West Virginia, 1956](http://www.artslife.com/wp-content/uploads/2017/05/21.-Winston-Link-590x472.jpg)
Hotshot Eastbound, Iaeger, West Virginia, 1956
Stampa ai sali d’argento / Gelatin silver print
39,4 × 48,9 cm
© The Estate of O. Winston Link, courtesy Robert Mann Gallery
![Gabriele Basilico Via Pizzi, dalla serie “Milano ritratti di fabbriche”, 1978-80 MAST bologna](http://www.artslife.com/wp-content/uploads/2017/05/2.-Gabriele-Basilico-1-590x409.jpg)
Via Pizzi, dalla serie “Milano ritratti di fabbriche”, 1978-80
Via Pizzi, from the series “Milan Factory Portraits”, 1978-80
Stampa ai sali d’argento / Gelatin silver print
30 × 40 cm
Gabriele Basilico/Archivio Gabriele Basilico, Milano
![Bernd e/and Hilla Becher Stabilimento chimico Wesseling vicino a Colonia, 1992 MAST bologna mostra](http://www.artslife.com/wp-content/uploads/2017/05/15.-Bernd-and-Hilla-Becher-467x590.jpg)
Stabilimento chimico Wesseling vicino a Colonia, 1992
Chemical Plant Wesseling near Cologne, 1992
Ferrotipo / Ferrotype
61 × 48,3 cm
© Estate Bernd & Hilla Becher
Informazioni utili
IL POTERE DELLE IMMAGINI
MAST
Via Speranza 42, Bologna
3 maggio-24 settembre 2017
Ingresso gratuito
Orari: Martedì-Domenica, 10.00-19.00
Visite Guidate ore 11.00 e ore 16.00