I differenti modi di intendere e utilizzare la chitarra vengono spiegati attraverso l’allestimento di 30 chitarre e oltre 90 fotografie di grandi artisti rock con la mostra City of guitars all’Arengario a Monza dal 10 maggio al 2 luglio 2017, in collaborazione con Rolling Stone, Gibson e il Comune di Monza.
Cinquant’anni fa, sul palco di Monterey in California, più di 200.000 persone partecipano al primo grande festival rock della storia. Fra le esibizioni rimangono memorabili in particolare quelle dei The Who e di Jimi Hendrix. Hendrix e Townshend distruggono le loro chitarre in scena, Hendrix con il fuoco e Townshend usandola come una mazza contro batteria, amplificatori e palcoscenico: il simbolo e il manifesto della generazione di quegli anni.
La chitarra, strumento diverso da tutti gli altri, nelle mani del musicista diventa un linguaggio, un rapporto spirituale e fisico che l’artista instaura con lo strumento. Dopo l’avvento massiccio e fondamentale delle immagini nella cultura musicale contemporanea, fotografia, cinema e televisione amplificano l’aspetto estetico del musicista: chitarra e basso si arricchiscono di forme e colori che spesso restituiscono cultura e gusto estetico di chi le impugna.
In mostra le immagini catturate dal vivo dai 4 fotografi del rock Massimo Barbaglia, Gigliola di Piazza, Bruno Marzi e Angelo Redaelli, accompagnate da oltre 30 chitarre che ne hanno segnato la storia come la Fender Stratocaster, la verde Rich Bich di Slash o la Yamaha SG 2000 “Deep Purple” .
Informazioni utili
City of Guitars
Arengario, Monza
dal 10 maggio al 2 luglio 2017
Orari: da martedì a domenica 11.00-13.00/16.00-20.00; giovedì apertura prolungata fino alle 23.00 (la biglietteria chiude un’ora prima); lunedì chiuso
Biglietti: € 8.00 intero; € 5.00 ridotto
www.clarart.com