Wannenes prosegue il suo calendario primaverile 2017 con due aste di grande fascino dedicate ai Tappeti e Tessuti Antichi e all’Arte Moderna e Contemporanea esitate nella Sala Carroponte di Open Care Frigoriferi Milanesi rispettivamente alle ore 15.00 e 19.00.
Per quanto riguarda i Tappeti e Tessuti Antichi il catalogo che verrà esitato nel primo pomeriggio presenta una selezione di straordinari pezzi provenienti da tutto il mondo, che consentono di tracciare – secondo il responsabile David Sorgato – un percorso culturale dal XV al XIX secolo, che dall’Europa si dirige verso l’Oriente in Persia, per toccare poi anche l’India, la Cina, il Tibet e l’Africa.
Il viaggio inizia dalla Svezia con gli insoliti contrasti cromatici dei Kilim disegnati da Brita Svefors e Ingegerd Silow negli anni ’20 (lotto 375, stima 900 – 1.200 euro: lotto 376, stima 700 – 900 euro). La Persia è rappresentata da meravigliosi tappeti in seta o in lana provenienti dai più noti centri di annodatura del XIX secolo. Dal Caucaso provengono la passatoia Kuba con bordura cufica del 1860 e la lunghezza rara di 282 x 97 cm (lotto 354, stima 4.500 – 7.000 euro), e la preghiera Marasalì del 1860 (lotto 355, stima 6.000 – 9.000 euro). È facilmente riconoscibile per il bordo a pappagalli e il campo decorato a grandi Bothe multicolori; le misure sono 156 x 118 cm. Sono anatolici gli importanti frammenti di tappeti annodati nel XVII secolo ad Ushak (lotto 395, stima 1.200 – 1.600 euro; lotto 396, stima 3.000 – 3.500 euro; lotto 397, stima 3.000 – 6.000 euro), e anche quello di Konya a Gul di Memling del XVIII secolo (lotto 328, stima 3.000 – 3.500).
Il Turkestan Orientale è presente con oltre cinque manufatti (lotto 399, stima 300-500; lotto 400, stima 250 – 500; lotto 401, stima 1.500 – 1.800; lotto 402, stima 1.200 – 1.900 euro, lotto 403, stima 550 – 850; lotto 404, stima 750 – 950; lotto 405, stima 12.000 – 19.000), la Cina con uno splendido tappeto a drago destinato al Palazzo dell’Imperatore (lotto 332, stima 6.000 – 9.000 euro). L’India con due importanti oggetti: un piccolo agra a palmette su fondo rosso ciliegia del 1880 (lotto 423, stima 1.400 – 2.200 euro) e uno Amritzar a fondo giallo dal formato quadrato, in perfetto stato di conservazione e straordinario per le proporzioni ( cm 393 x 307) (lotto 422, stima 7.000 – 11.000 euro).
È unica la coppia di Suzani in seta provenienti dall’Uzbekistan, del 1930 circa, misure 234 x 152 e 228 x 150 cm (lotto 324, stima 2.200 – 3.500 euro). Da citare anche il rarissimo Kilim Kerka Arkilla, tappeto da matrimonio, del 1920, proveniente dal Mali. Uno similare è esposto nel Museo della Cultura di Basilea (lotto 427, stima 1.700 – 2.800 euro).
Uno dei lotti più interessanti è il frammento d’arazzo del 1570 “Feuilles de choux con cervi e animali fantastici”, attribuibile alla manifattura francese “A La Marche” di Aubusson. Le misure sono 200×190 cm: dimensioni perfette per un arazzo che costituisce un magnifico esempio del gusto dell’epoca (lotto 368, stima 5.000 – 8.000 euro).
Di sicuro interesse si segnala un tappeto Pekino cinese della fine del XIX secolo (lotto 313, stima 1.500 – 2.600 euro); una coppia di tappeti da colonna, Ningxia, Cina Nord Occidentale, 1870 circa (lotto 316, stima 3.500 – 5.500 euro); un decoro ottomano da portone turco del 1915 circa (lotto 329, stima 1.500 – 2.600); in finissimo Kashan Mohtasham della Persia Centrale della fine dell’800 con impianto a ‘finestra che si affaccia al giardino’ (lotto 334, stima 9.000 – 10.000 euro); un delicato tappeto Arraiolos portoghese del 1920 con fondo color crema e due rami fioriti dai colori tenui (lotto 345, stima 8.000 – 12.000 euro).
Colorato e di grande impatto cromatico un mantello da samurai Jimbaori rosso del periodo Meji (1868 – 1911), con decori delle cascata e due carpe che risalgono il fiume (lotto 410, stima 550 – 850); straordinario per dimensioni un tappeto persiano Nain del 1940 (lotto 416, stima 4.000 – 6.000 euro). Infine un tappeto figurato cinese del 1940 interamente annodato in seta su seta che rappresenta i doni portati al venerabile monaco Xing Yuan seduto su una fenice (lotto 434, stima 2.200 – 2.600).