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Alla corte del Re di Francia, il Rinascimento francese a Carpi

Pietro Gualdi, Interno della chiesa di San Nicolò a Carpi Pietro Gualdi, Interno della chiesa di San Nicolò a Carpi
Pietro Gualdi, Interno della chiesa di San Nicolò a Carpi
Pietro Gualdi, Interno della chiesa di San Nicolò a Carpi

Ancora pochi giorni (fino al 18 giugno) per visitare la mostra Alla corte del Re di Francia ai Musei di Palazzo dei Pio di Carpi. L’esposizione, curata da Manuela Rossi, indaga lo stretto rapporto, non solo politico, che, agli inizi del Cinquecento, s’instaurò tra Alberto Pio, signore di Carpi e i re francesi Luigi XII e Francesco I. Oltre a ricostruire, attraverso documenti e lettere, la vicenda storica e politica intercorsa tra le due corti, la mostra presenta una serie di quaranta tra dipinti, disegni, sculture, boiserie e molto altro, in grado di dare conto degli apporti culturali e artistici che artisti quali Riccardo da Carpi, Francesco Donella, i Cibelli e le maestranze carpigiane seppero portare ai cantieri della cattedrale fortezza di Albi e dei castelli di Fontainebleau e Gaillon e allo sviluppo del Rinascimento francese.

La rassegna si svolge su un unico binario di andata e ritorno tra l’Emilia Romagna e la Francia; si tratta di un viaggio che conduce a scambi reciproci di modelli e forme, dalla Francia a Carpi e da Carpi alla Francia, lungo un intero trentennio, che inizia nel 1505, ovvero con la prima missione diplomatica di Alberto Pio, come ambasciatore del duca di Mantova, e che si conclude con l’esilio francese del Pio dopo il 1527 e la sua morte nel gennaio del 1531 a Parigi, nella casa di rue Saint-Antoine.

Ritratto di Francesco I in scatola di cuoio
Ritratto di Francesco I in scatola di cuoio

Il percorso espositivo che si compone per capitoli narrativi tra di loro autonomi, inizia con una galleria di ritratti dei principali protagonisti di questa vicenda. Dipinti, medaglie, preziose scatole in cuoio, provenienti dai Musei civici di Pavia, dal Louvre e dal Musée di Ecouen riconsegnano ai visitatori le sembianze di Alberto Pio, di Luigi XII e della moglie Anna di Bretagna, di Francesco I e di Charles II d’Amboise che, durante il dominio francese in nord Italia, invitò Leonardo da Vinci a Milano.

Quindi si analizza il viaggio delle maestranze e degli artisti carpigiani che, tra 1505 e 1508, partirono alla volta della Francia, al seguito di Alberto Pio. Si tratta, in particolare, di un intagliatore, Riccardo da Carpi, che realizza nel castello di Gaillon (Bassa Normandia) le boiserie della cappella alta e di un’equipe di pittori guidati da Francesco Donella “de Carpo” che decorano la cattedrale di Santa Cecilia ad Albi, nel sud ovest della Francia, con uno spettacolare ciclo di affreschi.

Negli stessi anni, a Parigi, nella colonia di intagliatori italiani che vivono a Saint Germain des Prés, i documenti restituiscono nomi di artisti di origine carpigiana. Tra questi vi è sicuramente Gasparo Cibelli, che da Parigi nel 1515 invia la statua della Madonna Assuntaper la Collegiata – ora conservata nella Cattedrale di Carpi – e che lascia in Francia un nipote, Francesco Scibec da Carpi che si ritrova come chef menuisier per le boiserie e i soffitti lignei dell’ala di Francesco I a Fontainebleau.

Primaticcio, Ninfe al bagno
Primaticcio, Ninfe al bagno

Informazioni utili

ALLA CORTE DEL RE DI FRANCIA (1505-1535)

Alberto Pio e gli artisti di Carpi nei cantieri del Rinascimento francese

Carpi (MO), Musei di Palazzo dei Pio (piazza dei Martiri, 68)

8 aprile – 18 giugno 2017

Orari: da martedì a domenica, ore 10-13; giovedì, sabato, domenica e festivi anche 15-19. Chiuso il lunedì.

Ingresso: intero 5 euro, ridotto 3 euro

 

Info: tel 059/649955 – 360

Ufficio stampa mostra

CLP Relazioni Pubbliche | Marco Olianas, tel. 02 36 755 700

marco.olianas@clponline.it

Comunicato stampa e immagini sul sito www.clponline.it

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