
GIORGIO MORANDI
( Bologna 1890 – 1964 )
“Natura morta” 1961 olio su tela, cm 25×30 Firmato in basso al centro Provenienza Galleria Il Milione, Milano Collezione Mazzotta, Milano Collezione Pennacchini, Roma Collezione privata, Milano Bibliografia L. Vitali “Giorgio Morandi. Catalogo Generale” Vol. II, Milano, Electa, 1977 (II ed. ampliata, 1983), n. 1233 ill.
Valutazione 200.000,00 – 250.000,00€
In asta da Il Ponte
Un altro successo per la casa d’aste milanese Il Ponte. Il dipartimento di arte moderna e contemporanea, guidato da Freddy Battino, è riuscito nuovamente a suscitare l’interesse dei collezionisti che nella giornata di oggi, 13 giugno, sono accorsi numerosi nelle sale di Palazzo Crivelli, in via Pontaccio. Oltre 270 lotti sono stati esitati in due sessioni, molti dei quali hanno avuto ottime performance fermandosi a prezzi decisamente superiori alle stime.
Il totale è di € 5.640.000 (compresi i diritti), in linea con le due sessioni di vendita del 2016, che avevano regalato alla maison italiana due importanti record d’asta per Bruno Munari e per Piero Manzoni. Anche in questa calda giornata di fine primavera le sorprese e i record non sono mancati. Partiamo con il top lot della vendita. La natura morta del 1961 di Giorgio Morandi ha visto una bella gara di rilanci ed è stata aggiudicata a 450 mila euro (senza diritti***). Anche un’acquaforte del 1928 del pittore bolognese ha visto un prezzo finale ben superiore alle stime. Da 26 mila euro è stata acquistata da un acquirente in sala per 44 mila €.
Sembra che Battino e il suo staff abbiamo visto giusto anche in questa occasione. «Ho focalizzato l’attenzione sulla scultura italiana – in lenta crescita sul mercato, ma un sicuro investimento nel medio/ lungo periodo – con uno storico bronzo di Mino Rosso del ’34 con un invidiabile curriculum espositivo (Biennale Venezia, Quadriennale di Roma ecc); un “Ferro-cemento” di Uncini altro più di 3 metri, una grande stele di Arnaldo Pomodoro; una ”Crocefissione” di Somaini, uno storico bronzo Pietro Consagra, ”Colloquio duro ” del 1958 e ancora opere di Mastroianni, Cappello, Melotti, Franchina, Fontana e Staccioli». Così l’esperto raccontava il suo catalogo prima della vendita.
E proprio la scultura di Rosso “Rapporti di forme” è stato il primo record d’asta della giornata. Offerto a 5,5 – 7,5 mila euro, il prezzo è rapidamente salito fino alla battuta di 27 mila €. La scultura di Consagra ha fatto 40 mila euro, il “Grande martirio piagato” di Francesco Somaini da 6 mila € è stato venduto a 16 mila, “Stella” di Igor Mitoraj da 25 mila è arrivata a 82 mila, la “Figura alata” di Lucio Fontana, una ceramica policroma del 1937, dal primo bid di 16 mila è volato subito a 30 mila per poi fermarsi a 40 mila euro. Bene anche le ceramiche di Melotti e le due sculture di Gio Pomodoro che si sono distinte per aver superato di gran lunga le stime.

( Castagnole Monferrato 1904 – Torino 1963 )
“Rapporti di forme” 1934 scultura in bronzo, h cm 49 Firmata e datata 1934 in basso Pezzo unico Valutazione 5.500,00 – 7.500,00€

( Mazzara Del Vallo 1920 – Milano 2005 )
“Colloquio duro” 1958 scultura in bronzo su base di legno, cm 83,8x66x8,9 (base esclusa) Firmata e datata 58 in basso a destra La scultura è stata realizzata in due pezzi unici
Valutazione 25.000,00 – 35.000,00€

FRANCESCO SOMAINI
( Lomazzo 1926 – Como 2005 )
“Grande Martirio piagato” (II versione), 1960 peltro con lucidi parziali e base originale in legno, cm 133x65x50, base cm 12x73x7 Firmato e datato 60 in basso Valutazione 6.000,00 – 8.000,00

( Rosario Di Santa Fé 1899 – Comabbio 1968 )
“Figura alata” 1937 scultura in ceramica smaltata policroma, cm 24,5×22,5×13 Firmata e datata 1937 sotto la base – G. Mazzotti Albisola Bibliografia G.Veronesi “Tre pittori, tre scultori a Milano” Milano, a cura della Banca Popolare di Milano, 1954 Opera registrata presso la Fondazione Lucio Fontana, Milano, con il n.409/03
Valutazione 15.000,00 – 25.000,00€
Il “Paesaggio urbano con ferroviere” dei primi anni ’20 di Mario Sironi è stato venduto a un compratore al telefono per 82 mila euro. Del pittore del Novecento italiano, molto bene anche le altre aggiudicazioni (lotti 132/133/134/136/137). L’autoritratto di Achille Funi del 1921 da 5000 euro è arrivato a 48 mila. Una “natura morta con bottiglia” di Filippo De Pisis da 4 mila a 10.500 euro. Sue anche le “Uova di Pasqua” aggiudicate a 33 mila euro (da 10 mila). “Luci di velocità” del 1913 di Giacomo Balla da 6500 a 36.000€ . Un collage di Giulio D’Anna degli anni Trenta da 3600 a 18.000.

MARIO SIRONI
( Sassari 1885 – Milano 1961 )
“Paesaggio urbano con ferroviere” (noto anche come “Paesaggio urbano con vigile”) 1924 olio su carta applicata su tavola, cm 54,4×51,7
Valutazione 60.000,00 – 80.000,00€

ACHILLE FUNI
( Ferrara 1890 – Appiano Gentile 1972 )
“Autoritratto” 1921 olio su tavola, cm 36×32
Valutazione 5.000,00 – 7.000,00€
Molto bene anche le opere su carta, segmento che sembra delinearsi sempre più come una buona opportunità di investimento. Già della mattinata una piccola china su carta di Sol LeWitt del 1974 è stata molto contesa tra diversi offerenti. Da una partenza di 1,5 mila euro, è arrivata a 8000 e nel pomeriggio “Curvy Brushstrokes” da 5000 è stata battuta a 15.000. Sempre nella prima sessione d’asta, “Colpo di vento” – matita, china e inchiostro- di Fortunato Depero è stata aggiudicata a 10 mila euro (stima 1800/2400).

( Hartford 1928 – New York 2007 )
“Senza titolo” 1974 china su carta applicata su tela, cm 30×30 Firmato e datato “6/74” in basso a destra Provenienza Galleria La Bertesca, Dusseldorf Cannaviello Studio d’Arte, Roma Conferma di autenticità su lettera rilasciata dall’artista
Valutazione 1.500,00 – 2.500,00€

( Malosco 1892 – Rovereto 1960 )
“Colpo di vento” 1949-1950 matita, china e inchiostro diluito su carta, cm 67×61 Firmato in basso a destra Parere verbale di autenticità rilasciato da Maurizio Scudiero, Rovereto
Valutazione 1.800,00 – 2.400,00€
Battuto 10.000,00€
Quattro grandi Big internazionali hanno avuto ottime performance con i works on paper in catalogo: il delicato acquerello del 1918 di Kandinsky è stato venduto a 86 mila euro a un buyer al telefono (stima 50/70 mila), un pastello del 1963 di Joan Mirò ha visto una gara serrata che si è conclusa con un’offerta – sempre al telefono – vincente di 42 mila euro (st. 15/25 mila), una china di Wols del 1940 ha cambiato proprietario per 38 mila euro (st. 15/25 mila), e un acquarello di Chagall da 15 mila si è fermato a 28 mila euro.

VASILIJ KANDINSKIJ
( Mosca 1866 – Neuilly-Sur-Seine 1944 )
“Senza titolo” 1918 acquerello e china su carta, cm 31,5×22,5 Firmato con le iniziali e datato 18 in basso a sinistra Provenienza Collezione privata, Milano Collezione privata, Londra Bibliografia V. Endicott Barnett, “Kandinsky Drawings: Catalogue raisonné, Individual Drawings” (Including Addendum of Paintings and Watercolours), Vol. I, Londra, 2006, p. 135 n. 16 ill. a colori Opera accompagnata da attestato di libera circolazione artistica
Valutazione 50.000,00 – 70.000,00€

( Barcellona 1893 – Palma Di Maiorca 1983 )
“Senza titolo” 1963 pastelli a cera e pennarello su carta, cm 34×25,5 Firmato e datato “7/V/1963” in basso a destra Provenienza Collezione Scalabrini, Milano Galleria del Naviglio, Milano Collezione Levi Broglio, Milano Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato da Ariane Lelong-Mainaud presso ADOM Mirò, Parigi, in data 9 marzo 2017
Valutazione 15.000,00 – 25.000,00€
Giorgio de Chirico era uno degli autori di punta del catalogo, presente con tre opere. “Lepre e pernici” del 1923, appartenuto al suo mercante e collezionista fiorentino Giorgio Castelfranco aggiudicato al telefono a 65 mila (st. 25/35 mila), “Busto di donna in verde” del 1924 a 46 mila (st. 28/35 mila) mentre “Achille e Chirone” del 1938 è rimasto al palo (st. 50/70 mila).
Tra le altre aggiudicazioni di rilievo si segnalano Rodolfo Aricò (11 mila €), Agostino Bonalumi (7500 €), Mauro Staccioli (lotti 75/76), Bruno Munari con “Negativo-positivo” del 1964 che da 2800 euro è arrivato a 17.000 e con una “Macchina inutile” che da 3500 è stata battuta a 10 mila euro, una serigrafia di Andy Warhol (da 800 è salita a 4500), un Adami del 1961 (da 7000 a 18.000 euro), un Emilio Scanavino del 1966 (da 20 a 90 mila euro), un progetto di Christo del 1964 (195 mila€), un decollage di Mimmo Rotella (da 10.000 a 31 mila), Jean Dubuffet (da 30 mila a 64 mila), un Jean-Paul Riopelle del 1954 (110 mila), una scarpa dorata con forme falliche della giapponese Yayoi Kusama ( da 10 mila a 35 mila) e infine Irma Blank, il secondo record d’asta della giornata, con l’aggiudicazione a 80 mila euro di “Radical Writings, Schrifzug=Atemzug” del 1994.

( Celle 1934 )
“Radical Writings, Schrifzug=Atemzug” 1994 olio su tela, cm 160×160 Firmato, titolato e datato 14-1-94 al retro Provenienza Collezione privata, Milano
Valutazione 40.000,00 – 60.000,00€
*** tutte le aggiudicazioni citate sono da considerarsi senza diritti d’asta
Il vero trionfatore e stato Emilio Scanavino con un capolavoro del ’66 che ha più che quadruplicato la base. Pregevolissima poi un’opera di Piero Dorazio del 1981 che non citate; leggendo il Vs articolo mi rendo conto che probabilmente ho assistito ad un’altra asta …