Un secolo “breve”, ma intenso. La Fondazione Matteucci per l’Arte Moderna di Viareggio si richiama al saggio di Eric Hobsbawm del 1994 dal titolo Il secolo breve per annunciare l’omonima mostra Il Secolo breve. Tessere di ‘900 che sarà aperta al pubblico fino al prossimo 5 novembre. Un filo conduttore, quello, appunto, del Novecento, che accomuna una cinquantina di opere e un’occasione per ammirare capolavori provenienti da collezioni private esposti per la prima volta.
Il sottotitolo “Tessere di ‘900” si riferisce alle numerose testimonianze del Secolo trascorso. Tessere di un mosaico che evidenziano un periodo artistico tra i più fecondi e creativamente tumultuosi dell’arte italiana. Dalle “classiche” nature morte di Thayat, Balla, Severini e De Pisis alle figure che rimandano ad un passato colto e dal cuore antico di Spadini e Campigli fino al tema del paesaggio nelle suggestive visioni di Rosai, Lloyd, Guidi e Paresce. A questo variegato mosaico si aggiungono Morandi, Guttuso, Viani e De Chirico.
Eric Hobsbawm nel suo saggio “Il secolo breve”, condensa il Novecento in tre periodi. Il primo è compreso tra il 1914 e il 1945, indicato come quello della “catastrofe” per le ferite sociali e le crisi economiche sofferte dall’Europa durante i due conflitti mondiali. Se si sposta l’analisi all’ambito artistico, la visione non è di un tramonto bensì di un’aurora. Nessun altro momento è stato, infatti, altrettanto fecondo e ricco di fermenti, al punto di rivoluzionare la ricerca con un impulso analogo a quello determinato ai nostri giorni dalla rete.
Portando la lancetta del tempo al 1909, all’alba di quello che qualcuno ha definito anche “il secolo delle speranze deluse”, quando Marinetti pubblica su “Le Figaro” il Manifesto del Futurismo, ci si avvede che la pittura italiana, lasciatasi alle spalle la lezione degli Impressionisti e di Cézanne, si apre ad uno dei momenti più dirompenti e felici, cambiando radicalmente volto. Proprio nel ventennio seguente, a partire dalle ultime frange divisioniste, le tendenze e le avanguardie audacemente impostesi sul realismo ottocentesco imprimeranno tracce tanto profonde e marcate da orientare gli sviluppi del dopoguerra.
Dall’Informale di Vedova e Capogrossi, allo Spazialismo di Fontana. si allude alla trasformazione visiva scaturita dallo stesso Futurismo e dalla Metafisica, nonché al recupero della forma operato da Novecento, movimento che, riallacciandosi alla tradizione, ha elaborato una nuova idea figurativa in grado di dialogare con il presente.
Informazioni utili
Il Secolo breve. Tessere di ‘900
Fondazione Matteucci per l’Arte Moderna, via G. d’Annunzio, 28, Viareggio
A cura di Susanna Ragionieri
Dal 7 luglio al 5 novembre 2017
Orari
Dal 7 luglio al 10 settembre martedì/venerdì 17.30 – 22.30
sabato/domenica 10.00 – 13.00 / 17.30 – 22.30
Dal 12 settembre al 5 novembre giovedì/venerdì 15.30 – 19.30
sabato/domenica 10.00 – 13.00 / 15.30 – 19.30
Martedì e mercoledì: gruppi
Biglietto intero 8 euro
Biglietto ridotto 5 euro
Tel. 0584-430614