Ha inaugurato lo scorso 5 luglio a Milano la mostra Time Out di Giancarlo Vitali. Palazzo Reale, Castello Sforzesco (sala Bertarelli e Sala Viscontea), il Museo di Storia Naturale di Milano e Casa del Manzoni accolgono le opere del Maestro e omaggiano la città di una pittura realmente viva ed emozionale. La mostra, curata da Velasco Vitali, ripercorre in una grande antologica il percorso di una vita dedicata alla pittura. Con discrezione, quasi in punta di piedi, i lavori si presentano a noi e ci promettono di affondare lo sguardo e il cuore in una pittura viva, reale, che sa di carne ma anche di storia, ricordi e vita.
Come è nato il progetto Time out?
Lo deve chiedere ai miei figli. Io potrei solo fare una cronaca di seconda mano. Ho solo dato loro tutta la mia fiducia.
Un progetto molto vasto che coinvolge tutta la città di Milano…
Non posso dirle altro se non che sono onorato di questo omaggio.
Dalla letteratura al cinema alla pittura: il rapporto padre/figlio è stato più volte trattato sotto vari aspetti. C’è ancora qualcosa che vorrebbe dire a Velasco?
Fra poco compio 90 anni. Ho avuto il tempo sia per dire sia per scegliere di tacere.
Tra le tante opere da Lei realizzate se ne trova una a cui s particolarmente legato e da cui non riusciresti a separarti?
Non amo separarmi dalle mie opere anche se devo ammettere che il bianco delle pareti ora che tutti i dipinti che ho in casa sono appesi sui muri di Palazzo Reale, mi concede una pausa.
Nel video proiettato all’interno della mostra Time Out presso Palazzo Reale sostieni di aver anche pensato di fare opere più astratte ma non vi vedevi in realtà nessuna storia, nessuna anima…
Come dico nel documentario, ho sempre bisogno del soggetto. Quando mi sono lasciato andare all’informale, ho sempre scelto di tornare indietro.
Cosa pensi della nuova pittura contemporanea?
Quale? Vittorio Sgarbi ha detto che sono “l’ultimo pittore”!
Tutte le informazioni: http://www.palazzorealemilano.it/wps/portal/luogo/palazzoreale/mostre/inCorso/GIANCARLO_VITALI