Ritorna, con gusto, la quarta edizione del Gourmet Festival Relais & Châteaux, oltre 20 eventi per tutta Italia che coinvolge gli chef dell’associazione per un incontro esclusivo e irripetibile di quattro mani all’insegna del concreto impegno preso con l’Unesco nel 2014 “un mondo migliore attraverso la cucina e l’ospitalità”.
Oltre 20 eventi in tutta Italia, il via è stato dal 3 marzo fino a dicembre e sono in tavola i temi “L’Orto della Cucina”, con menù focalizzarsi sui prodotti di stagione presenti nell’orto della dimora ospitante: creazioni gourmet pensate per valorizzare quello che la terra offre e che ogni giorno gli Chef Relais & Châteaux utilizzano per arricchire i propri piatti con un’attenzione ai piccoli produttori locali; “L’Arte del Vino”, componente inusuale dei piatti e di esperienze da vivere all’interno dei Relais & Châteaux dalla pigiatura dell’uva ai trattamenti Spa, alle cantine di prestigio; “La Protezione delle Biodiversità”: tra gli impegni che gli Associati Relais & Châteaux che perseguono ogni giorno la biodiversità è un valore fondamentale.
Dall’importanza delle api alla pesca sostenibile, passando per la valorizzazione di ortaggi dimenticati, gli chef sono da sempre impegnati per preservare l’ambiente in cui viviamo attraverso una cucina più etica; “La salute in Tavola” per un protagonismo di menù detox, vegetariani e vegani: nuove tendenze nel mondo del fine dining ma anche proposte che mettono al centro l’attenzione alla salute e al benessere. Abbiamo partecipato alla cena dedicata al vino.
Un incontro tra lo chef Fabio Abbattista del ristorante Leone Felice, all’interno della dimora L’Albereta, tra i più bei Relais & Châteaux d’Italia, nella vinicola Franciacorta e Emanuele Scarello, chef di Agli Amici in quel di Udine. Un incontro di visioni, palati, esperienze. Il primo recupera, con la sua cucina, il gusto e il sapore della memoria e si ispira ai ricordi dell’infanzia in famiglia, in Puglia. La materia prima, ricercata con una dedizione minuziosa che privilegia i piccoli – o piccolissimi – produttori, è trattata con una visione che guarda alla contemporaneità nella tecnica e nell’abbinamento, pur nel massimo rispetto del sapore più autentico e tradizionale: “Rispettare l’unicità di ogni ingrediente, soprattutto di quelli dimenticati, creare senza stravolgere, fare felice chi si siede alla mia tavola. Questi i miei desideri”. Il secondo ha viaggiato e respirato stimoli ovunque, anche se per lui l’unica e concreta maestra è stata la madre, colei che più che tecniche gli ha insegnato la sensibilità e il cuore nel cucinare. Anni di sperimentazione gli hanno fatto capire che la vera meta dovrebbero sempre essere l’essenza e la pulizia dei piatti, ottenute grazie a una continua ricerca: “Gioisco quando posso fruire dei prodotti migliori che il territorio offre in quel momento esatto della stagione; amo esplorare il sottobosco friulano alla ricerca di erbe spontanee, ne cerco l’essenza, la migliore espressione da inserire nell’equilibrio generale della preparazione”.
Il nostro percorso? Sfoglie di polenta soffiata e polpo, churros al cacio e pepe, lime e ginepro, crema di piselli, kefir alla menta e limone in abbinamento a Champagne Brut Cuvée Imperial Moët & Chandon a cura dello chef resident. A tavola un antipasto leggero, tra i piatti che abbiamo amato di più di Fabio Abbattista, una versione nuova di un suo signature dish: gamberi viola, gazpacho di pomodoro e fragole con Champagne Brut Grand Vintage 2008 Moët & Chandon. Golosa, succosa e morbidissima la pancetta di maialino tostata con scampi Istriani, latte e kren, entrata dello chef Emanuele Scarello, che colpisce subito al segno. Risotto agli asparagi bianchi, Bagoss e cardamomo nero in duetto di Abbattista contro il piatto che più abbiamo amato di Scarello: la traduzione della tradizione: la pasta e fagioli. Un piatto vivo e rivisto ma con il ripieno all’interno dei rigatoni, con spume ai lati. Tecniche innovative e golosissimo gusto classico.
La conclusione con uno splendido filetto di fassona ai carboni, barbabietola rossa e spezie dello chef Fabio Abbattista con Sangiovese Alto 2012 Petra. Infine il dessert che gioca, da un altro gusto con il piatto che abbiamo preferito dello chef Scarello: zuppa di Picolit e uva fragola con frutta, verdura e crema di fava tonka con Franciacorta Demi-Sec Nectar Bellavista. Una cena Relais & Châteaux non delude mai, a maggior ragione con l’incontro di due chef.