La conferma della salute del mercato dell’arte nel primo semestre 2017 è arrivata anche da Artrprice. Il report sulla prima metà dell’anno indica un turnover globale di $6.9 miliardi, con un incremento dei prezzi del 9.6% nel segmento della contemporanea che ha visto un giro d’affari del 15% rispetto al 3% del 2000. Gli Stati Uniti si posizionano al primo posto con 2,2 miliardi, segue la Cina con 2 miliardi. Come si legge nel rapporto “una differenza trascurabile”. Il Regno Unito e la Francia hanno avuto un ruolo importante nella ripresa dopo il rallentamento globale degli ultimi due anni, con una crescita rispettiva del 13% e 7%.
Secondo il fondatore e CEO di Artprice Thierry Ehrmann dal 2000 il mercato dell’arte ha resistito a tutte le crisi di questi anni, economiche o politiche e ha dimostrato la sua capacità di adattarsi alle condizioni, evitando la confusione che si è verificata nella sfera finanziaria ed evitando di gonfiarsi in una grande bolla speculativa.
Nella classifica per fatturato dei 50 artisti nel primo semestre 2017 Pablo Picasso si classifica primo con ben 1.495 lotti passati sotto il martello degli auctioneers e un giro d’affari di $280,065,050. Secondo Jean-Michel Basquiat (1960-1988) con la vendita di 58 opere per $243,763,718, dei quali però ben $110,487,500 realizzati con la sola vendita del suo top price. Terzo Andy Warhol (1928-1987) con $123,953,149 per 597 lotti.
Bisogna attendere la 28^ posizione per il primo italiano in lista, Rudolf Stingel (1956) che ha totalizzato $41,526,082 per 20 lavori. Gli altri due connazionali in classifica: Lucio Fontana (1899-1968) al 33° posto con $33,980,676 (100 lotti) e al 39° Amedeo Modigliani (1884-1920) con $29,772,186 (19 lotti).
Ecco i primi 10 artisti di 50:
La classifica completa è su artprice.com