Amante del saper fare più tradizionale, ma figlio dello spirito del tempo, Filippo Vitta Zelman fa propria l’essenza di Skira (http://www.skira.net): la casa editrice di famiglia, che dagli anni Trenta racconta tutte le sfumature dell’arte e dimostra di sapersi rinnovare restando fedele all’eccellenza insita nel proprio DNA. Cresciuto con una libreria di oltre 18.000 volumi (18.748 per l’esattezza), dopo essersi formato nei molteplici settori dell’azienda, attualmente Vitta Zelman junior affianca il padre nelle scelte nodali del gruppo, con un focus sui campi del marketing e della comunicazione; puntuale testimone di un’epoca tecno-digitale, ma anche desiderosa di riscoprire le forme più autentiche della cultura, a cominciare dalla carta stampata. Abbiamo incontrato Filippo per parlare del futuro del gruppo: fra qualità editoriale, grandi mostre e attenzione per un pubblico sempre più diversificato, ma anche valori sociali, etica sportiva, e amore per la natura incontaminata…per scoprire che quando la tradizione incontra l’innovazione allora il gioco si fa davvero avvincente.
1- Il tuo percorso in Skira è stato caratterizzato da una formazione di ampio respiro, che ti ha permesso di esplorare i molteplici settori della casa editrice: dalla vendita diretta alla filiera produttiva, dal marketing alla comunicazione. Di cosa ti occupi quotidianamente e qual è l’aspetto del tuo lavoro che trovi più interessante?
Filippo Vitta Zelman – L’aspetto più affascinante del mio lavoro è costituito dalle strategie e dalle scelte imprenditoriali di fondo che condivido quotidianamente con mio padre, anche attraverso i cda delle società in cui siedo (Skira, MMS, Avatar). Inoltre, mi affascina particolarmente il tema che ruota attorno al digitale, non tanto in termini di prodotti sostituitivi della carta stampata, quanto piuttosto di tecniche e strategie di marketing differenti, finalizzate a proporre e a vendere la carta stampata stessa.
2- Nata nel 1928 ma proiettata nel futuro, Skira è una casa editrice internazionale specializzata nel settore artistico. Pubblicate circa 250 novità l’anno: dai cataloghi delle grandi mostre, ai catalogues raisonné sui maggiori artisti contemporanei, dalle edizioni taylor made dedicate alle eccellenze della moda, del design e del lusso, alle limited edition: un’interessante novità che incontra il collezionismo contemporaneo e che punta soprattutto al mercato straniero. Di cosa si tratta?
F.V.Z. – Le limited edition sono nel DNA di Skira, perché tali erano le prime preziosissime edizioni della casa, come le Metamorfosi di Ovidio illustrate da Picasso, o le poesie di Mallarmé di Henri Matisse. Oggi le rinnoviamo con edizioni numerate, cui artisti e fotografi contemporanei aggiungono tirature firmate di grafica e fotografia, presentate in confezioni di grande qualità. In uscita in questi giorni, le fotografie realizzate da Daido Moriyama: uno straordinario libro d’artista rivolto ai collezionisti che cercano l’unicità di un’edizione preziosa e di eccezionale qualità, ma non solo. Nei prossimi mesi sarà pubblicata un’imperdibile edizione sul grande maestro Mimmo Paladino: una tiratura in sole 100 copie, ognuna delle quali contenente una ceramica realizzata dall’artista.
3- La fusione fra Skira e Mondo Mostre ha dato vita ad una grande macchina volta a produrre progetti espositivi, attraverso la diretta presa in carico di tutte le sfaccettature: dall’elaborazione scientifica, agli aspetti produttivi, incluso il finanziamento. Sarà un autunno all’insegna dell’arte. Quali sono gli appuntamenti da non perdere?
F.V.Z – Grazie a un apposito department interno e alla partnership con prestigiose Istituzioni pubbliche, siamo presenti in diverse città con progetti espositivi che uniscono rigore scientifico a una visione di ampio respiro. Nelle prossime settimane, a Milano inauguriamo quattro mostre in grado di soddisfare gusti e aspettative di un pubblico eterogeneo: Dentro Caravaggio a Palazzo Reale, Kuniyoshi alla Permanente, Revolution alla Fabbrica del Vapore e Nasa. A Human Adventure allo Spazio Ventura XV. A Roma il nostro calendario culturale sarà invece scandito da tre rassegne altrettanto affascinanti: Picasso tra cubismo e neo-classicismo alle Scuderie del Quirinale, Arcimboldo a Palazzo Barberini e Hokusai all’Ara Pacis. Infine, a Genova le sale di Palazzo Ducale saranno animate dai Capolavori dal Museo Picasso di Parigi, mentre a Pisa -presso Palazzo Blu- andranno in scena le visioni geniali di Escher.
4- La cultura è un patrimonio comune ed è fondamentale allargare la fruizione ad un pubblico eterogeneo, con un occhio di riguardo per le generazioni del futuro. Da quest’idea è sorta Avatar: una società focalizzata sul fare edutainment: ovvero nell’istruire intrattenendo….
F.V.Z – Si, la mission di Avatar è quella di proporre eventi sempre di grande respiro, ma su temi tendenzialmente diversi dalle arti visive tradizionali e rivolti anche ad un pubblico molto giovane.
Tra qualche giorno, allo spazio Ventura di Milano, inauguriamo la mostra Nasa, A Human Adventure: un fantastico viaggio attraverso le conquiste spaziali: Imperdibile! E sempre a Milano, direttamente dal V&A di Londra, presso la Fabbrica del Vapore, a fine novembre andrà in scena Revolution, gli anni mitici dai Beatles a Woodstock.
5- Dopo avere importato una mostra dal più interdisciplinare museo londinese, con questa visione internazionale, a Roma avete trasformato uno spazio industriale dismesso in un luogo culturale da vivere 24 ore su 24. In cosa consiste il progetto dell’Ex Dogana?
F.V.Z. – Si tratta di una ex area industriale di 27.000 metri quadrati. Il concetto è quello di Smartcity: un polo in cui convivono eventi, mostre, concerti, musica, entertainment e che in questo momento -in accordo con il Comune di Roma- ospita il nuovo Planetario.
6- L’ambizione e l’entusiasmo che metti nel lavoro rispecchiano un’attitudine sportiva, in senso lato. L’attività agonistica e l’allenamento fanno da sempre parte della tua vita. Dal calcio al tennis, dallo sci alle immersioni, quali sport pratichi e che significato hanno per te?
F.V.Z. – Ho sempre praticato sport e ogni disciplina ha per me un significato differente. Nelle immersioni profonde in apnea è l’essere in piena armonia con la natura, in un mondo lontano dalla vita di tutti i giorni, che mi restituisce emozioni e sensazioni indescrivibili. Fin da piccolo, ho sempre amato la misteriosità del mare, la sua profondità e il provare a spingermi oltre. Il calcio rappresenta un’importante valvola di sfogo nella mia vita attuale: grazie ad un gruppo di splendidi amici e compagni affiatati, durante gli allenamenti settimanali si riesce sempre a scherzare e divertirsi, dimenticando tutte le controversie del momento. Ma guai se poi non arrivano i risultati! Se praticato a livello agonistico, lo sport comporta grande impegno e talvolta piccoli sacrifici.
È proprio il testare le proprie capacità e il cercare di migliorarle ogni giorno la cosa che mi tiene così impegnato dal punto di vista sportivo.
7-Da qualche anno sei impegnato nel sociale: dal supporto a TOG (http://togethertogo.org ) a quello a Sea Shepherd (http://www.seashepherd.it ), alla quale Skira sta per dare un sostegno davvero speciale.
F.V.Z – Si, l’impegno nel sociale mi pare fondamentale e vorrei che fosse ancora più sentito da chi ne ha le possibilità. TOG è un’iniziativa generosa e straordinaria al servizio di bambini con patologie neurologiche. Sea Shepherd tocca -invece- direttamente il mio grande amore per la natura, e per il mare in particolare. In occasione del quarantesimo anniversario dell’associazione, Skira pubblicherà un grande libro che, attraverso splendide fotografie, documenta il lavoro eccezionale portato avanti da questi “eco-pirati”,che si battono quotidianamente per la salvaguardia della fauna marina.
E se per scoprire le storie di questi pirati buoni dobbiamo attendere ancora un po’ di tempo, fra qualche giorno potremmo immergerci fra le lumeggiature di Caravaggio e le linee stridenti di Picasso, le icone degli anni Settanta e i segreti della Nasa, per un avventura fra i mille colori della creatività.