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Uno storico Francis Bacon da Christie’s: in asta le due sue più grandi ossessioni

Francis Bacon, Francis Bacon, Study of Red Pope, 1962, 2nd Version, 1971 (Detail). Oil on canvas. 78 x 58⅛ in (198 x 147.5cm). Estimate on Request. This work is offered in the Post-War and Contemporary Art Evening Auction on 6 October at Christie’s London. © The Estate of Francis Bacon. All rights reserved, DACS 2017
Francis Bacon, Study of Red Pope, 1962, 2nd Version, 1971 (Detail). Oil on canvas. 78 x 58⅛ in (198 x 147.5cm). Estimate on Request. This work is offered in the Post-War and Contemporary Art Evening Auction on 6 October at Christie’s London. © The Estate of Francis Bacon. All rights reserved, DACS 2017
Francis Bacon, Study of Red Pope, 1962, 2nd Version, 1971 (Detail). Oil on canvas. 78 x 58⅛ in (198 x 147.5cm). Estimate on Request. This work is offered in the Post-War and Contemporary Art Evening Auction on 6 October at Christie’s London. © The Estate of Francis Bacon. All rights reserved, DACS 2017

Ecco un’altra anticipazione sui masterpiece che andranno all’incanto da Christie’s durante la Frieze Week. Si tratta di uno storico Francis Bacon, “Study of Red Pope 1962. 2nd version 1971”, che non si vede in pubblico da ben 45 anni. E non sarà l’unico capolavoro di Bacon che la Maison di Pinault si è accaparrata per l’attesa sezione di vendite di ottobre: andrà in asta insieme a un altro dipinto della serie dei Papi di Francis Bacon, “Head with Raised Arm” del 1955, stimato  £7,000,000 – £10,000,000 e anch’esso nascosto al pubblico da oltre 50 anni.

Esposto per la prima volta il 26 ottobre 1971, nella leggendaria retrospettiva di Francis Bacon al Grand Palais a Parigi, “Study of Red Pope 1962. 2nd version 1971” è stato realizzato nei sei mesi precedenti l’aprile 1971. Si tratta dell’unico esempio di dipinto che unisce le due più grandi ossessioni di Bacon: il Papa e George Dyer, il suo amante e musa.  E’ offerto con stima a richiesta ma sembra che si aggiri sui 60 milioni di sterline.

The Republican Guard on the steps to the Grand Palais at the opening of the exhibition, Francis Bacon, in Paris, 26 October 1971. Photo: André Morain
The Republican Guard on the steps to the Grand Palais at the opening of the exhibition, Francis Bacon, in Paris, 26 October 1971. Photo: André Morain

La tela è diventata una tragica premonizione del fatal destino di Dyer che solo poche ore prima dell’apertura della mostra fu trovato morto. L’opera fu acquistata dalla famiglia dell’attuale proprietario nel 1973 ed è comparsa in tutte le principali pubblicazioni sull’artista ma non fu mai esposta in pubblico. Sarà al centro del catalogo  della Post-War and Contemporary Art Evening Auction del prossimo 6 ottobre  ed esposto a King Street dal 30 settembre.

Rivisitando la tela del 1962 “Study from Innocent X”, l’opera offre una intensa conclusione a uno dei più importi corpus di lavori del Ventesimo secolo. Ispirata dal “Ritratto di Papa Innocenzo X” di Diego Velázquez, la produzione di Bacon tra gli anni Cinquanta e l’inizio degli anni Sessanta è stata dominata proprio dalla figura del Papa, nella sua visione un uomo torturato dal peso della sua autorità. Con l’andare avanti negli anni il suo volto è stato sostituito da quello di Dyer: anche lui un personaggio in conflitto. La tensione che Bacon identificava nella condizione del Papa (una combinazione di potere e vulnerabilità) era la tessa che vedeva anche nel suo compagno. In Study of Red Pope 1962. 2nd version 1971, le due figure sono legate insieme come degli alter-ego: icone delle spirito e della carne, il sacro e il profano giustapposti come in un dittico devozionale.

Francis Bacon’s studio at 7 Reece Mews, London, 1998. © The Estate of Francis Bacon. All rights reserved, DACS/Artimage 2017. Photo: Perry Ogden
Francis Bacon’s studio at 7 Reece Mews, London, 1998. © The Estate of Francis Bacon. All rights reserved, DACS/Artimage 2017. Photo: Perry Ogden

Nell’autunno del 1963, Bacon e Dyer si incontrarono per la prima volta in un pub di Soho. «Stavo bevendo qualcosa con John Deakin, che aveva appena fatto delle fotografie per me e molti altri. George era in fondo al bar e venne verso di noi dicendo “Sembra che vi stiate divertendo. Posso offrirti da bere?”. E’ così che l’ho conosciuto».

Francis Bacon con George Dyer
Francis Bacon con George Dyer in viaggio sull’Orient Express per Atene nel 1965 (Photo: The John Deakw Archive / Getty Images)

Christie’s ha dedicato alla tela un piccolo catalogo con testi critici e approfondimenti, sfoglialo qui

 

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