€ 1.392.736,92 con una percentuale di venduto per lotto del 72.6% e per valore del 139.1% per la prima asta autunnale 2017 di Wannenes dedicata alle “Collezioni di Ezio Governale e altre importanti proprietà“.
«Questi risultati sono il segno evidente di un risveglio importante dell’arredo e dell’oggetto d’arte, ottenuti in una asta classica, che ha attratto collezionisti di varie tipologie -commenta Guido Wannenes, ammistratore delegato della casa d’aste- un segmento collezionistico che offre spazi enormi di incremento del mercato e registra una forte crescita in particolare nel mercato italiano rispetto a quello internazionale».
Protagoniste della vendita, distribuita in tre sessioni, sono state due console in legno intagliato, scolpito e dorato a mecca del XVIII secolo con piano impiallacciato in diaspro di Sicilia, riccamente lavorate nell’intaglio e nell’uso di mascheroni e figure, e che insieme hanno totalizzato 105.400 euro (lotti 394-395). Una coppia di cassettoni siciliani impiallacciati in ebano viola del XVIII secolo con piano in marmo verde, sono stati esitati a 43.400 euro (lotto 215) mentre una fastosa console romana del XVII-XVIII secolo intagliata, scolpita e dorata con piano impiallacciato in fior di pesco, è stata aggiudicata a 34.720 euro (lotto 401).
Sono sicuramente da segnalare poi una coppia di candelieri in tartaruga e madreperla realizzati nel regno delle Due Sicilie nel XVIII secolo, con fusto tornito a più ordini su base tripartita battuti a 32.240 euro (lotto 333), ed un lampadario in bronzo dorato del XIX secolo a diciotto luci su bracci in forma di cornucopia aggiudicato a 27.280 euro (lotto 141).
Entrando più in dettaglio delle varie sezioni che componevano il catalogo quella dei dipinti (1-100) hanno registrare un 75% di venduto per lotti e 146.3% per valore, mentre per le maioliche e porcellane (lotti 268-228) la percentuale di venduto per lotto è stata del 91.7% e per valore del 248.1%: tra i dipinti spicca La morte di Didone di un pittore nordico del XVII-XVII secolo, aggiudicata a 13.640 euro (lotto 58), mentre tra le maioliche un cilindrone in maiolica policroma del XVIII secolo decorato con arma araldica (lotto 283) ha spuntato i 3.968 euro.
Un piatto da parata di Deruta in maiolica policroma della bottega di Giacomo Mancini, databile al 1540 circa, con al centro un giovane guerriero in un paesaggio, è stato battuto a 3.720 (lotto 268) mentre un busto in maiolica policroma della fornace di Caltagirone raffigurante una giovane dama è stato esitato a 2.976 euro (lotto 275).
Delle altre proprietà che arricchivano il catalogo è importante segnalare una grande bottiglia della fine del XIX secolo a decoro naturalistico della manifattura ungherese Zsolnay battuta a 11.368 euro (lotto 425), sei applique in bronzo a patina scura del XX secolo aggiudicate a 10.172 euro (lotto 363), e un piano circolare in pietre dure e semidure del XX secolo esitato a 9.675 euro (lotto 334), un piano in scagliola policroma del XVII-XVIII secolo, di manifattura emiliana, centrata da ovale con l’incoronazione della Madonna della Ghiara è stato battuto a 9.920 (lotto 691) e un orologio da appoggio in metallo dorato e tartaruga del XIX secolo aggiudicato a 4.340 euro (lotto 680).
Le miniature, argenti e objects de vertu provenienti dalla collezioni del conte Henri de Chambord (1820-1883) re di Francia per pochi giorni nel 1830 con il nome di Enrico V, hanno ottenuto una ottima percentuale del 79.1% di venduto per lotto e del 401.8% per valore: il cofanetto reliquario neogotico in argento dorato e smalti realizzato a Parigi nel 1852 dall’orafo Poussielge-Rusant è stato battuto dopo una serrata lotta di rilanci a 18.600 euro (lotto 472), mentre una parte di servizio in argento dorato con lo stemma reale di Francia è stato a 3.472 euro (lotto 445) ed un portacarte in velluto, metallo dorato, argento, smalti e pietre dure del XIX secolo decorato con le cifre coronate del conte di Chambord e le armi reali di Francia, ha raggiunto i 2.976 euro (lotto 441).
asta 18-19 settembre 2017,
Wannenes, Genova
www.wannenegroup.com