Raccontare l’Alzheimer con la fotografia: arte come medicina dell’anima, a Biella

di Redazione

MiRelLa, Fausto Podavini

Nel contesto della nascita del progetto Mente Locale, l’innovativo centro di Biella per il trattamento preventivo dei disturbi di memoria e la cura dell’Alzheimer e di altre malattie neurodegenerative, sarà allestita la mostra “MiRelLa” del fotografo Fausto Podavini (Roma, 1973), presso lo Spazio Cultura della città.

Il centro, situato in una villa ottocentesca ristrutturata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, che l’ha poi messa a disposizione dell’associazione Aima – Associazione Italiana Malattia di Alzheimer. Esso è inserito in una “rete culturale” che include, in sua prossimità, anche lo “Spazio Cultura” -progetto della Fondazione-, il Museo del territorio biellese e la nuova biblioteca civica.

Tra gli eventi ed incontri organizzati da esperti e professionisti –al fine di affrontare i disturbi dei malati e ritardarne l’aggravamento- si spazia tra arte e pittura, fotografia, musica, attività fisica, nordic walking e attività artigianali.

“Mente Locale è dedicato a tutti coloro che vorranno avvicinarsi ed approfondire il tema della memoria. Affronta in modo attivo problemi che sono stati sempre subiti dai malati; opera per rallentare il declino, superare lo stress, dare competenza e serenità anche ai famigliari.”

Franco Ferlisi, Presidente di Aima Biella

Con il reportage “MiRelLa” Podavini racconta attraverso suggestivi e coinvolgenti scatti in bianco e nero la storia di Luigi, malato di Alzheimer. La narrazione però è tutt’altro che convenzionale.

La malattia si intreccia con l’amore: è infatti la moglie, Mirella, che ci racconta la storia, permettendo al fotografo di fare dell’obiettivo fotografico il suo stesso occhio. Non una narrazione sulla malattia quindi, ma una storia di quotidianità e di assistenza continua, che permette di cogliere sfumature intime che vanno dal dolore all’estrema speranza.

Un progetto molto profondo che ha riscontrato consensi in ambito internazionale, vedendosi assegnare il primo premio della sezione Daily Life del World Press Photo 2013, uno dei maggiori e più ambiti riconoscimenti a livello mondiale nell’ambito del fotogiornalismo.