Tigers in flip-flops a Venezia. Un balzo tra sculture di suoni e riflessioni geografiche

tigers in flip flops mestre darsena residency — Installation views courtesy Nico Covre e Galleria Massimodeluca

La mostra Tigers in Flip-Flops, visitabile fino al 15 ottobre 2017 presso la Galleria Massimodeluca a Mestre, chiuderà la terza edizione di Darsena Residency ideata da Marina Bastianello.

Curata da Daniele Capra, protagonisti dell’esposizione sono il collettivo italo-belga VOID -Arnaud Eeckhout (Belgio 1987) e Mauro Vitturini (Italia 1985)- e il portoghese Marco Godinho (Salvaterra de Magos, 1978), ospitati nella galleria nel mese di luglio 2017.

Gli artisti hanno concepito le venti opere in mostra durante il loro soggiorno nella città dei canali, traendo ispirazione dagli stimoli visivi, storici e culturali che la città offre. Sono stati gli episodi di vita in galleria, invece, che hanno dato titolo alla mostra, accostando agli artisti l’ironico titolo di “tigri in infradito”.

Nonostante la difficoltà materiale “dell’essere in ciabatte” il balzo artistico è stato notevole: l’eclettico ambiente veneziano ha permesso alla loro creatività di esprimersi nelle più svariate forme: fotografia, scultura, installazione di sound art, neon e gioielli.

Il duo artistico VOID presenta un’innovativa opera di sound art: la serie di sculture Glass work. Nate dall’idea di adoperare il suono per la modellazione del vetro secondo le tecniche di lavorazione tradizionali muranesi, queste opere sono state effettivamente plasmate da suoni e non dalla mano dell’uomo. Altra riflessione sul suono è affidata alla scultura Au claire de la lune, una colata di stagno che ha riempito una traccia sonora della voce dei due artisti, creata in un solco sulla spiaggia.

Marco Godinho si presenta in mostra con riflessioni geografiche, sociali, politiche e culturali. La coppia di neon Going south is not the same as going north / Going north is not the same as going south rivolgerà lo spettatore verso i punti cardinali rappresentati. The Mediterranean Sea as a suspended territory -la coppia di orecchini in filo d’oro con la forma del Mar Mediterraneo- lo coinvolgerà in un monito volto al cambiamento: il filo allude alla profonda rete di relazioni che lega tutte le persone che si affacciano su questo mare, ed è un auspicio al superamento degli accadimenti odierni di cui il Mediterraneo è triste sfondo.