Inaugura a Napoli un’importante esposizione monografica dedicata ad Antonio Ligabue. La mostra sarà ospitata nella Cappella Palatina del Castel Nuovo – Maschio Angioino dal 11 ottobre al 28 gennaio 2018.
La mostra propone, attraverso oltre ottanta opere, un excursus storico e critico sull’attualità dell’opera di Ligabue che, seppur incentrata su pochi temi sempre ripetuti e sempre rinnovati, rappresenta ancora oggi una delle punte più interessanti dell’arte del Novecento.
I soggetti prediletti: gli animali. Ligabue rappresenta gli animali domestici in un’atmosfera agreste, collocati in paesaggi che richiamano sia le terre piatte della Bassa reggiana –dove visse dal 1919 alla morte nel 1965– sia i castelli, le chiese e le guglie della natia Svizzera. Ma anche gli animali più selvaggi ed esotici: dalle tigri ai leoni, dai leopardi alle aquile. Animali sempre resi con un’esasperazione e una deformazioni in bilico tra l’espressionismo e il naif.
E poi, gli autoritratti, che costituiscono una parte imponente della sua produzione. Il pittore, in una sorta di autismo poetico, si colloca in primo piano occupando totalmente lo spazio della scena, in un ovvio parallelo con van Gogh. Ciò che resta da raccontare è unicamente il suo volto che esprime tutta la sofferenza di un’esistenza fragile.
L’esposizione dedicata al lavoro di Antonio Ligabue è curata dal professor Sandro Parmiggiani, già direttore di Palazzo Magnani e direttore della Fondazione Museo Antonio Ligabue di Gualtieri e da Sergio Negri, presidente del comitato scientifico della medesima Fondazione, con l’organizzazione generale di C.O.R. Creare Organizzare Realizzare.
Antonio Ligabue
Cappella Palatina di Castel Nuovo, Napoli
11 ottobre 2017 al 28 gennaio 2018