La Villa Reale di Monza ospiterà, dal 17 novembre 2017 al 28 gennaio 2018, il lavoro di Maurizio Galimberti “San Nicola reMade”, realizzato nella Basilica di San Nicola di Tolentino, situata nell’omonimo paese in provincia di Macerata.

Ottanta composizioni -di polaroid e big polaroid– create con la personalissima tecnica del “Mosaico Fotografico”, sperimentata per la prima volta nel 1989 e poi diventata il suo marchio di fabbrica, usata dapprima sui ritratti e successivamente estesa ad ogni tipo di soggetto.

L’esposizione -a cura di Denis Curti- è parte di un più grande progetto espositivo voluto dal mecenate e collezionista Alberto Marcelletti. Il fine quello di sensibilizzare -attraverso la rappresentazione dell’iconica Basilica di Tolentino- l’opinione pubblica sul recente terremoto marchigiano che ha provocato ingenti danni al patrimonio culturale della regione.

Il corpus espositivo si presenta come un mosaico -composto da oltre 9000 istantanee scattate in quattro anni– in grado di raccontare lo splendore della Basilica di San Nicola e del Cappellone, con i suoi affreschi trecenteschi, recentemente attribuiti a Pietro da Rimini.

Polvere e macerie, dolore e silenzio. “San Nicola reMade” si è arricchita, dopo il terremoto del 2016, di una testimonianza unica: tornato sul luogo al seguito del sisma Galimberti ha scattato pezzi unici di 50×60 centimetri -con una delle quattro polaroid di grandi dimensioni ancora esistenti al mondo- che raccontano la desolazione che si è creata attorno al monumento.

Nelle sale della Villa Reale l’intreccio tra i grandi formati -testimoni del dramma del terremoto- e i mosaici di piccole polaroid -rappresentanti la bellezza, i dettagli e i colori degli storici affreschi- darà vita ad un’esperienza unica per lo spettatore, immerso in due punti di vista complementari quanto opposti.

“Le immagini di Maurizio Galimberti, le prime in assoluto ispirate a un soggetto religioso, non solo si inseriscono con grande coerenza nell’ampio corpus della sua produzione, ma ribadiscono il suo totale disinteresse nei confronti dei generi fotografici privilegiando, invece, la dimensione emotiva di un vedere empatico accompagnato da quella sua specifica qualità di mostrare agli altri ciò che spesso rischia di restare nascosto, in secondo piano. In queste fotografie gli affreschi conservati nella basilica rimasta chiusa dopo gli eventi sismici tornano finalmente alla comunità di Tolentino, rinsaldandone il legame con la storia e le anti che radici culturali”. 

Denis Curti

A testimoniare l’intero lavoro svolto dal fotografo a San Nicola di Tolentino -prima del sisma- il docufilm “San Nicola reMade”, prodotto da Alberto Marcelletti con la regia di Luca Giustozzi. Presente anche in mostra, la pellicola ripercorre l’intero progetto: la nascita, l’evoluzione e infine la creazione di un progetto unico nel suo genere.

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