Continua fino al 12 novembre a Milano la prima edizione di GrandArt 2017. Questa ‘passeggiata’ per una fiera d’arte è un’alternativa al solito fine settimana in fuga dal grigiore della città. Un percorso semiserio alla ricerca di immagini che parlino di natura e la raccontino attraverso paesaggi, colori e forme dalla flora alla fauna.
Piccola premessa per presentare una fiera che è una vera novità nel panorama milanese. GrandArt 2017 è infatti dedicata all’arte moderna e contemporanea con uno sguardo alla pittura, alla scultura e alle arti applicate. Si distingue dalle altre manifestazioni perché nasce con l’intento di presentare opere con un forte legame con le tecniche artistiche e la Storia dell’arte.
Sono oltre 50 le gallerie italiane e straniere che troverete a GrandArt. Selezionate da un comitato scientifico composto da critici, giornalisti, curatori, galleristi e storici dell’arte. In fiera vi sono i protagonisti del panorama classico dell’arte Moderna, con alcune riscoperte insieme a un nutrito gruppo di artisti contemporanei, tra cui giovani emergenti.
GrandArt nasce dall’esigenza di mettere in evidenza il fatto che nell’arte c’è e ci deve essere posto per tutti. Come ben sintetizzano le parole del direttore artistico di GrandArt, Angelo Crespi: « […] a livello internazionale la pittura non si è mai eclissata, in Italia i pittori, soprattutto quelli figurativi hanno patito un pregiudizio ideologico che spesso li ha costretti ai margini, escludendoli dal mercato, dalle principali istituzioni e fiere. Un pregiudizio insensato poiché l’arte dovrebbe essere il territorio della libertà e non dell’ideologia. […]».
E allora andiamo a esplorarlo questo ‘territorio di libertà’! Una volta scese le scale di piazza Bo Bardi si entra nel tunnel luminoso di The Mall. Gli stand della fiera sono subito all’ingresso e il weekend green comincia.
Nel primo corridoio, il primo stand è della Galleria Ceribelli di Bergamo ed entrando ecco montagne bionde di Tullio Pericoli dove nascono “Sorgenti”. Un biondo paglierino che si ritrova nel piccolo paesaggio siciliano di Giovanni La Cognata “Luce d’Agosto” nello spazio di Forni, Bologna.
Il cammino prosegue verso lo stand di Bonelli, Milano qui il vulcano antropomorfo di Giuseppe Di Piazza più che svuotarsi di lava pare alleggerirsi di un’ideologia fumosa (Emptymarx). Di fronte alla sagoma di Carlo Marx in eruzione ritratta da Di Piazza c’è anche un piccolo quadro di Angelo Filomeno del 2013, che sembra il risultato di questo stravolgimento naturale: una Terra desolata e spettrale dove sopravvivono solo tre mandorli.
Proseguendo, all’esterno dello stand di Italian Factory, ecco i mari e i monti in un arcipelago di colori psichedelici: una tela di Giovanni Frangi. Lo stand accanto, della Galleria dell’Incisione di Brescia, non è da meno e presenta un piccolo olio di Daphne Maugham Casorati, moglie di Felice. Si intitola “Foglie” con i colori vivaci dell’autunno fino al rosa fucsia.
Poco oltre ci sono invece le magnolie di Gianluca Corona, sembrano tridimensionali e non è difficile immaginarne l’intenso profumo. Siamo nello stand di Salamon, intorno ai boccioli recisi si librano in volo i delicati acquerelli dello svedese Karl Martens che ritraggono aironi e galli cedroni. Ma basta un attimo e scompaiono nella luce accecante e polverosa del mediterraneo dei quadri di Andrea Mariconti, siamo davanti a Keramos Calkos, 2016 realizzato con olio, cenere, terra e foglia di rame su tela. Lasciato lo stand di Federico Rui si arriva a quello di Rubin, allestito come lo scorrere delle stagioni. Per l’estate e la primavera due grandi tele con un prato di papaveri e una roggia di Letizia Fornasieri. Si respira natura anche tra le fronde degli alberi di Paola Marzoli. Mentre i dipinti di Francesco Santosuosso fan pensare all’avvicinarsi dell’autunno: un lago di ninfee senza infiorescenze e accanto un mare in tempesta da brivido!
L’allestimento di GrandArt è molto fluido e si passa da una galleria all’altra senza quasi rendersene conto. Dirimpetto a Rubin ecco un bouquet o per meglio dire un cuore di farfalle in ferro laccato. Emergono dalla parete della Galleria Ferrari, Treviglio e sono opera di David Krakov.
GrandArt oltre agli artisti contemporanei offre una scelta di maestri del Moderno. Allo stand di Proposte d’Arte, Legnano troviamo un paesaggio autunnale di Ottone Rosai. Ennio Morlotti è invece esposto in più di una galleria. Tirando dritti in fondo al percorso della fiera, in uno spazio allestito per omaggiare la figura di Gianfranco Ferroni ecco un olio su tela: “Vegetazione nel paesaggio (estate)” del ’66. E si intravede una delicata sfumatura di verde che bilancia gli elementi dai colori primari. Girando ancora nello stand della Galleria Accademia di Torino si attraversan due pareti e si è nel bel mezzo di un fiume di ciottoli sintetici a metà tra due tappeti-natura di Piero Gilardi. Sempre per rimanere sul tema ‘acqua’, nello stand di Galleria Lydia Palumbo Scalzi, Latina c’è un totem fatto di legni consumati dalle correnti marine. Si tratta di un’opera di Stefano Rambaldi: Mare del presente, 2010.
Per gli amanti del Mediterraneo basta andare oltre per ritrovarsi faccia a faccia con l’Aranceto di Renato Guttuso (Galleria de’ Bonis, Reggio Emilia). Ripercorrendo i corridoi in direzione dell’ingresso/uscita non si può non buttare l’occhio su un’esplosione di farfalle in vetroresina come Dreamcatcher di Annalù (Galleria Punto sull’Arte, Varese). Passando oltre ecco il mini stand di Arte Santerasmo che sembra uno scrigno di piccoli gioielli. Da un lato i fiori di Filippo De Pisis e poco oltre un minuscolo lavoro di Mario Sironi che si intitola “Montagne” ma potrebbe esser anche un maremoto dall’intrico cupo che si presenta minaccioso.
Ultima tappa green allo stand della galleria toscana Open Art, qui seguendo il corso del fiume in un collage di carte geografiche, opera di Jiří Kolář ci si imbatte in un grande Cromogramma del 1976 di Renata Boero, eseguito con colori vegetali. Per chiudere in bellezza con un Toti Scialoja, “The Unicorn in captivity 1” del 1963.
E con questo si chiude anche la nostra passeggiata a GrandArt 2017 con la speranza di ripercorrere questi sentieri, pardon! questi corridoi anche nel 2018.
GrandArt – Modern & Contemporary Fine Art Fair
10 – 12 novembre 2017
Inaugurazione giovedì 9 novembre ore 18 – 21
The Mall, Piazza Lina Bo Bardi 1
quartiere Porta Nuova (ex Varesine) – Milano
Orari: da venerdì 10 a domenica 12 novembre: dalle 11.00 alle 20.00
Biglietti: Intero: € 10,00. Gratuito per bambini fino ai 10 anni
www.grandart.it
galleria immagini: shootanotherlittlepieceofmyart.tumblr.com