Gran coup de théâtre l’altra sera a N.Y. chez Christie’s, 450 millions dollars per il Salvator Mundi di Leonardo (?)! Il colpo però non sta tanto, si fa per dire, nel cifrone quanto nella ricontestualizzazione del Leonardo che, se fosse stato piazzato in una vendita di antico, appannaggio di specialisti, dubito fortemente avrebbe fatto cotanto botto. La vera scaltrezza di marketing consta nello slittamento di significato, nell’aver inserito l’opera in un asta di contemporary, annientando i già deboli steccati che separavano le varie discipline favorendo il meticciato dei generi, anche sessuali, e certificando l’indistinto culturale del curioso evo che ci è toccato in sorte.
Post Pop, post Postmoderno, post capitalistico, postelegrafonico e quant’altro vi pare, dove l’unico, vero, grandioso trionfatore, detto senza moralismo, è il Dio Dollaro. Warhol docet. E stasera si replica chez Sotheby’s con la Ferrari Grand Prix-Wimming di Michael Schumacher che fa bella mostra di sé nel catalogo del contemporary.
Post post moderni saluti
L.d.R.