L’asta di Arte Orientale di Pandolfini del 19 dicembre ha totalizzato oltre il 190% del monte stime raggiunto con il 62% dei lotti venduti.
Top lot della vendita è stata una scultura parzialmente laccata che raffigura un Buddha (lotto 71), eseguito in Cina nel XVII secolo durante la Dinastia Ming, che è passata in una nuova collezione dopo una lunga ed avvincente gara chiusasi a 192.100 euro.
Altra importante performance quella della La Carpa D’oro (lotto113) un piatto in porcellana WU-CAI con Marca e Periodo Janjing (ultimo imperatore della dinastia Ming che regnò dal 1521 al 1567), che è stato aggiudicato per la cifra di 161.600 euro. Il decoro con pesci che nuotano tra piante acquatiche faceva di questo piatto un esemplare molto raro, infatti si conosce l’esistenza di solo due coppie: della prima uno è passato sul mercato ad Hong Kong qualche anno fa e il suo compagno è custodito nel Museo della Ceramica di Osaka, mentre la seconda coppia fa parte della Collezione “Sir Percival David” del British Museum di Londra.
Va segnalato anche il successo di una Coppia di ciotole (lotto 83) cinesi, della Dinastia Qing con Marchio del Periodo Qianlong 1736-1795 che sono passate di mano per 52.500 euro. A influire sul risultato oltre alla bellezza del decoro a motivi di draghi che volano tra lingue di fiamme rosse e gialle e perle fiammeggianti, anche l’estrema rarità: da diversi anni era estremamente difficile trovarne sul mercato.
Exploit anche per gli esemplari di “alta epoca” provenienti da una collezione fiorentina che hanno sfiorato il 100% di venduto, in particolare va registrato l’esito di un Vaso (lotto 188) in terracotta decorato a finto marmo risalente alla Cina della Dinastia Tang (618-909) che è stato battuto per la cifra di 50.000 euro polverizzando la stima di partenza.
Bene anche disegni e dipinti, grande successo per la sezione delle Porcellane declinate in una grande varietà di fogge e decorazioni ma tutte assolutamente di grande qualità e attentamente selezionate.
“La vendita è andata molto bene – conferma il capo dipartimento di Pandolfini Thomas Zecchini – a riprova delle ultime tendenze del mercato, che predilige le sculture, specialmente quelle in bronzo raffiguranti il Buddha o, sempre in bronzo gli oggetti ritualicome gli incensieri”.