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Fassbinder in scena al Fontana: La bottega del caffè

Fassbinder in scena al Fontana: Das Kaffeehaus

Fassbinder in scena al Fontana: Das KaffeehausRainer Werner Fassbinder in scena al Fontana: Das Kaffeehaus – La bottega del caffè. A Milano dal 9 gennaio.

Das Kaffeehaus – che il regista e autore teatrale e cinematografico tedesco mise in scena per la prima volta nel 1969 a Brema – riadatta la commedia che Goldoni scrisse nel 1750 senza tradirne i sottotesti: com’è nelle corde di Rainer Werner Fassbinder, artista inquieto, maledetto, e geniale, prevalgono le tinte fosche e lugubri, una crudeltà cinica che trova perfette assonanze nel nostro presente.

A portare in scena il lavoro è la Compagnia del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia diretta da Veronica Cruciani.

«Nonostante si tratti di un’opera del 1969 – sostiene la regista – la società che ne viene descritta essenzialmente non è molto diversa da quella che viviamo oggi, per questo la mia intenzione è di ambientarla in una Venezia contemporanea. Ci sembra che i personaggi nell’essenza interiore somiglino a molti protagonisti delle feste mondane che si danno sulle terrazze o nelle case eleganti del nostro Paese, dove si ostentano denaro, bei vestiti e una finta cortesia per celare invece disperazione, solitudine, violenza, desiderio di potere e infine sopraffazione verso il prossimo».

Fassbinder in scena al Fontana: Das Kaffeehaus
In effetti, asciugando e rimodellando il plot goldoniano, Fassbinder accende i riflettori sul mondo di frequentatori della Kaffeehaus di Ridolfo, in cui un microcosmo d’individui si incontra e parla: discorsi che s’incentrano soprattutto sul denaro. Soldi che si contano e si scambiano addirittura ossessivamente. Certo si tratta anche di ideali, passioni, amicizie, relazioni, fedeltà, rispettabilità… ma ecco, anche per questo – sembra volerci dire l’autore – alla fine si deve pagare.

Spiega infatti Veronica Cruciani: «Il lavoro di regia è costruito in modo tale da sottolineare l’andamento drammaturgico del testo di Fassbinder: un graduale, lento, inesorabile smascheramento di una situazione che si rivela sempre più l’incontro/scontro di un gruppo di persone guidate dal desiderio del denaro e del potere».

A sottolineare questa linea – riprendendo anche l’intuizione registica di Fassbinder nella sua versione televisiva – saranno tutti gli altri linguaggi della messinscena, a partire dagli attori che restano in palcoscenico sempre, quasi fossero parte dell’essenziale scenografia e recitano in modo straniante, supportati da una musica inizialmente tradizionale e via via più elettronica e nuda.

9 > 14 gennaio 2018
Teatro Fontana, Milano


LA BOTTEGA DEL CAFFÈ/DAS KAFFEEHAUS

di Rainer Werner Fassbinder
da “La bottega del caffè” di Carlo Goldoni

traduzione di Renato Giordano
regia e adattamento scenico di Veronica Cruciani
con la Compagnia del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia Filippo Borghi, Ester Galazzi, Andrea Germani, Lara Komar, Riccardo Maranzana, Francesco Migliaccio, Maria Grazia Plos, Ivan Zerbinati (attore ospite)
e con Mauro Malinverno
scene e costumi Barbara Bessi
drammaturgia sonora Riccardo Fazi
disegno luci Gianni Staropoli
produzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia

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